venere

pianoforte galeotto


Mi perdo dolcemente, perdutamente dentro Te, ogni volta che Ti riempio anima e corpo. Non riesco più a scivolare tra questi tasti che mi aiutano a farTi sentire quello che a parole non son capace. Insostituibile amico fedele e discreto, delle nostre armonie, dissonanze rumorose, struggenti ore di affannanti distrazioni. Dai componiamo a quattro mani, sì respiriamoci, ascoltiamoci ancora, ora abbracciami, avvolgimi, intreccia quelle mani, dal basso alla chiave di violino, adagio... sì così, appoggiati sulle mie spalle e ascolta il metronomo, senti il mio cuore, rispondimi e muoviti con me, sono dentro di te, accoglimi non farmi andare via.