Arera

Come esimermi


Come esimermi dall'imbrattarmi con questa poltiglia, con questa melma, con questo fango che, si dice, la sinistra rancorosa ha sollevato contro il nostro pluripremiato e premiante Presidente del Consiglio? Come non riconoscere, annusandola, cercando di ripulirmi e togliermela di dosso, che la puzza è la Sua, quella tipica di chi non conosce confini, di chi non sa altro che di soldi e di debolezze umane, di baldorie fatte di potere e di spregio, di ego insoddisfatti, di viagra e di emodialisi notturne, Sua, che di questa Italia è il campione, quello che non vince altrove, se non protetto dai quattrini regalati alla Chiesa, dai soldi elargiti ai potenti, dai files e registrazioni e foto e scandali sotterrati in giardino, ma che alla bisogna rivengono fuori a ricordare ad "amici" e nemici che non di solo spirito è fatto l'uomo e tutti, tutti coloro che siedono alla tavola del potere qualcosa hanno da farsi perdonare.Non la sinistra è stata, ma Lui, Lui che ci trascina con sè, in scherzi e scherzetti, in cucù durante le visite di stato, in telefonate mai interrotte, in mogli e mariti consenzienti, in attricette che si fanno palpare, in minorenni che sognano d'essere parte della grande Famiglia.Come esimerci da tutto questo, visto che nolenti o volenti siamo italiani?Il Cristo mi pare disse: "se la tua mano destra ti dà scandalo, tagliala e buttala nelle fiamme". Qui altro che mano.