Chiamarti città, un complimentoche sbuffi smog e mi scappi dalla mentevicoli lerci di tradimentitopi che corrono tra i ponti bianchi e silenziosidi tutte le mie estatie le lacrime Roma dove le mettiparlo delle mie perchè le tue le hai semprevendutesempre
I ricordi belle schienee carezze di sera nelle macchine veloci tra le vie di Romasguardi persisfocati senza rimpiantomi volto non vi vedo piùtutte le formesenza formami chiamano leggerea ridervi in facciacari nemici di semprema voi vi nascondeteed io non vi voglio trovare(cavolo stasera mi sento Ungaretti!)
Tardisera di marzodovrei ascoltare il silenzio freddo delle stradeed invece stò qui di fronteun piccolo videoa parlare dell' "astronave" piccola ma agguerrita nata da poco