La casa dei mostri

Mi chiamo Jasmine

ho 22 anni e sono nata a Napoli...Vivo attualmente in una piccola provincia...Una di quelle ascoltate spesso al tg...Dove ogni tuo piccolo ed insignificante passo è sempre visto da qualcuno...Non sei mai in ombra, soprattutto se la tua famiglia è conosciuta...Pertanto tutti sanno di tutti...Tutti sanno di te...Quando scendi al mattino o quando prendi un caffè...Ancora oggi mi sbalordisco di questa attenzione per la vita altrui, ma del resto quando il paese offre poco il modo per ingannare il tempo è di certo questo...Se dovessi descrivere la mia vita con un solo aggettivo si chiamerebbe Instabilità...Proprio perchè non so cosa in realtà significhi tale parola "STABILITA'"...Eppure ho solo 22 anni vi chiederete...Ma è così...Finora ho imparato questo "La vita ti dona...Ti dona persone splendide...Come amici, una nipotina, dei genitori o colui che ti fa battere il cuore...Ma alla stessa velocità del dono improvviso così può avvenire la perdita inaspettata" Oggi sono qui seduta ad una scrivania di legno a raccontarmi, a parlare di ciò che mi ha fatto crescere e di ciò che ogni tanto mi fa restare bambina...Da piccola ero una bambina tranquilla, taciturna e pacata...Venivo posta in un angolino e li ci restavo...Guardavo da li seduta tutto ciò che mi accadeva intorno...Seppure la mia tenera età capivo già tutto...Spesso dimentichiamo che anche i bambini hanno un cervello...Vedevo una sorella allegra e pimpante, Louise, l'anima della festa...Colei che aveva pochi pensieri per la testa, come dovrebbe essere nella fase adolescenziale...Vedevo un padre, Edward, sempre impegnato con il lavoro ma non per questo non dimostrava il suo amore per i figli...E soprattutto per me...Era sempre lui che mi alzava da quell'angolino e mi portava con se per tutto il giorno...Vedevo una madre ansiosa, Renè, sempre in pena per il figlioletto maschio, James, scapestrato..Ancora oggi all'età di 28 anni è scapestrato...E Renè ansiosa non è cambiata...Ricevevo poche attenzioni...Non perchè mi odiassero, ma perchè erano presi da altro...E dovevano tralasciare qualcosa o qualcuno no?Bhè allora preferivano tralasciare l'ultima arrivata che sembrava così tranquilla e non fastidiosa...Senza pensare che lei ne potesse soffire...Del resto quando sei piccola seppure comprendi certe cose altre ancora non ti è dato capirle...Per me il loro comportamento significava ben altro...Solo crescendo e con il tempo entrando in altre situazioni ho capito che non era una cosa volontaria...Con questo comportamento sono cresciuta in modo diverso...Ho imparato a fare tutto da me..Non chiedevo mai aiuto per i compiti anche quando ne avevo bisogno, ne quando qualche bulletto mi infastidiva a scuola...Non ho mai chiesto consigli se avevo qualche dubbio e ne parlato mai di me...Non ho mai pianto in loro presenza e tantomeno riso a sufficienza...Mi sentivo "quella in più" quindi se dovevo restare in quella casa meglio passare inosservati...Questo mio modo di essere mi ha portato ad essere chiusa verso gli altri oltre che alla mia famiglia...A tenere tutto dentro, quando ero felice e quando stavo male..Perchè a casa mia non si è mai dimostrato nulla...Non c'è mai stato un abbraccio...E tantomeno un bacio...Non ho mai ricevuto carezza e nemmeno un "brava" quando facevo qualcosa di giusto...Se per questo nemmeno un "Vai in camera senza cena" quando facevo qualcosa fuori dal normale...Ma solo perchè non ho mai fatto qualcosa che potesse essere considerato malevolo...Ho condotto la mia vita così, alzandomi al mattino, prendendo le interrogazioni, uscendo qualche volta di sera...Piangendo di notte...Bhè sono perennemente in Autogestione...Anche a pranzo..Che se ho voglia o chiedo di  voler mangiare o apro il frigo e faccio da me...Alla fine ci si fa così l'abitudine che quelle rarissime volte che mia madre mi chiede qualcosa di me ne risulto quasi infastidita...E non rispondo...Ma scusami mamma Renè è che non ci sono abituata sai...
Sono cresciuta ed ora credo di essere maturata...Ma quest'ultima "la maturazione" non mi ha cambiato su certi aspetti...Ad esempio sulla mia insicurezza...Sul mio credere di recare sempre disturbo a tutti e per tutto..Sul mio eccesso di empatia..Sul mio impuntarmi sulle cose o sulla mia testardaggine..Quasi tutte le persone che incontro mi fanno pesare questi enormi difetti, ma ci sono cose che infiltrate in te stessa si appiccicano come colla...Ed è difficile scollarle...Touscè...Ci proveremo poi...Quando ne varrà la pena...Nonostante una casa scombinata tra una sorella tuttora sposata che pensa a se, una madre ansiosa che pensa solo al figlio, un fratello che ogni sera porta un guaio a casa e che io devo sistemare, esiste anche qui del buono...L'unica persona con cui ho un meraviglioso rapporto è il mio adorato papà..E' stato l'unico a mettermi sempre al centro di tutto..E negli ultimi tre anni sono stata la sua fedele ombra...Lavoro al suo fianco, vigile e contenta...Anche se spesso mi fa saltare i nervi e mi innervosisce a mille...Oggi come vorrei tornare indietro per non contraddirti e per non alzare la voce contro di te..Nonostante il mio carattere fermo tanto che tu mi chiamavi Hitler riuscivi a starmi accanto...Mi sopportavi devo dirlo, e lo facevi splendidamente...!!Eri l'unico con cui parlavo...Ti dicevo di sera dove andavo e con chi...E riuscivo anche a guardare qualcuno in strada e dire "Com'è carino!" Non sei un padre...Il mio confidente...La mia ancora di salvezza...Il mio piccolo rifugio...Il lavoro ti ha sempre tenuto lontano da me così solo negli ultimi tre anni ti ho rivalutato...E scrivo oggi questo post solo per te...La scelta non è stata fatta a caso...Per te e per ricordarti...Oggi sono esattamente 5mesi da quando sei scomparso...Papà non preoccuparti presto sarò da te!!Ovunque tu sia, in qualunque spazio e tempo tu esista...Mi hai insegnato che una persona vive nel ricordo di chi la pensa....E ti posso assicurare che in me vivi ogni giorno...Dal ticchettio delle tue scarpe al mattino al tuo raccoglitore di colore arancio che ripongo nel cassetto...
Ti adoro...