Io dedico questa canzone
ad ogni educatrice mandata dal Comune
senza averne la capacità
a quella conosciuta appena
forse intravista, ma soltanto di schiena
un bel culo ma niente di più.
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l’hai vista passare
se volevi parlare con lei
e ti spiace ricordarne il mutismo
che ti ha donato amplificando l’autismo
stronza piena di futilità.
A quella di formazione sistemica
molto magra, direi quasi anemica
che pensava di fare così:
buttare tra gli altri tuo figlio
senza rete né nessuno a coprirlo
senza avergli insegnato un bel nulla.
A quella dalle gambe stanche
che avrebbe preferito rapinare le banche
che star dietro a un bambino complesso
e che ti ha lasciato contrito e perplesso
quando l’hai vista sdraiata sul divano
con tuo figlio in un mondo lontano.
Cooperative che nelle scuole
distruggete ogni isola felice
improvvisando e senza preparazione
affidereste mai un figlio vostro
a qualcuno che rassomiglia un mostro,
un frammento di violenza sgarbata…
Ma se il Comune smette di pagarvi
sarà assai semplice dimenticarvi
e sognare felicità intraviste,
se il Comune lasciasse ai genitori
di scegliersi da soli i propri educatori
sarebbero cose ben viste
http://autismoincazziamoci.org/2010/03/11/le-cooperative-di-georges-brassens/
Inviato da: occhidifanciulla
il 20/12/2008 alle 19:55