A volte mi capita di risentire il profumo di sapone di Marsiglia che aleggiava a casa di mia nonna. Un odore stampato nella memoria, che porta con sé un prezioso patrimonio di immagini, scene di vita vissuta, suoni, risate, abbracci e che ha il potere di scacciare immediatamente ogni ansia. Ricordo che, soprattutto d’estate, quel profumo si mescolava con gli aromi dell’immensa pianta di rosmarino che cresceva rigogliosa sul terrazzo, creando una miscela d’aromi impossibile da descrivere o da ricreare, ma avvolgente e rassicurante. Mi tornano in mente infiniti pomeriggi passati a leggere o a giocare, spesso da sola, non per mancanza di compagnia, ma per scelta: ho sempre amato la solitudine, quello stato privo di malinconia ma pieno solo di me, dei miei pensieri e dei miei sogni. Prendendo spunto dai miei libri preferiti, inventavo storie incredibili, a volte esageratamente romantiche e melense, altre volte avventurose e ricche di colpi di scena. Complice l’ingenuità dell’infanzia, ero semplicemente me stessa. Esitavo a raccontare le magie di quei giochi ai miei genitori o ai compagni di scuola, ma vivevo il mio mondo con pienezza e gioia, senza inibizioni né paure, senza il timore di essere giudicata o di non essere compresa.Ecco perché il ricordo di quel profumo di Marsiglia è capace di spazzare via tutte le negatività. Perché mi permette di riprendere per mano quella bambina che ancora cammina accanto a me, giorno dopo giorno, e che non ha mai smesso - nemmeno per un istante - di reclamare attenzione.La strada per arrivare a stringere di nuovo quella manina è stata lunga e tortuosa, disseminata di ostacoli, alcuni dei quali mi sono sembrati insormontabili. Ma sono arrivata a destinazione. E quei muri che un tempo apparivano invalicabili sembrano adesso pareti di panna montata!Come potevo non tornare qui, dove abita la parte più fragile e scintillante di me? Un giardino che è rimasto intatto nella sua bellezza, nonostante le razzìe di idioti barbari che hanno tentato di carpirne il segreto.
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A volte mi capita di risentire il profumo di sapone di Marsiglia che aleggiava a casa di mia nonna. Un odore stampato nella memoria, che porta con sé un prezioso patrimonio di immagini, scene di vita vissuta, suoni, risate, abbracci e che ha il potere di scacciare immediatamente ogni ansia. Ricordo che, soprattutto d’estate, quel profumo si mescolava con gli aromi dell’immensa pianta di rosmarino che cresceva rigogliosa sul terrazzo, creando una miscela d’aromi impossibile da descrivere o da ricreare, ma avvolgente e rassicurante. Mi tornano in mente infiniti pomeriggi passati a leggere o a giocare, spesso da sola, non per mancanza di compagnia, ma per scelta: ho sempre amato la solitudine, quello stato privo di malinconia ma pieno solo di me, dei miei pensieri e dei miei sogni. Prendendo spunto dai miei libri preferiti, inventavo storie incredibili, a volte esageratamente romantiche e melense, altre volte avventurose e ricche di colpi di scena. Complice l’ingenuità dell’infanzia, ero semplicemente me stessa. Esitavo a raccontare le magie di quei giochi ai miei genitori o ai compagni di scuola, ma vivevo il mio mondo con pienezza e gioia, senza inibizioni né paure, senza il timore di essere giudicata o di non essere compresa.Ecco perché il ricordo di quel profumo di Marsiglia è capace di spazzare via tutte le negatività. Perché mi permette di riprendere per mano quella bambina che ancora cammina accanto a me, giorno dopo giorno, e che non ha mai smesso - nemmeno per un istante - di reclamare attenzione.La strada per arrivare a stringere di nuovo quella manina è stata lunga e tortuosa, disseminata di ostacoli, alcuni dei quali mi sono sembrati insormontabili. Ma sono arrivata a destinazione. E quei muri che un tempo apparivano invalicabili sembrano adesso pareti di panna montata!Come potevo non tornare qui, dove abita la parte più fragile e scintillante di me? Un giardino che è rimasto intatto nella sua bellezza, nonostante le razzìe di idioti barbari che hanno tentato di carpirne il segreto.