Creato da arianna_leggera il 12/12/2006

Novità_in_arrivo

"The best is yet to come"

 

 

Aspettando la Notte

Post n°114 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da arianna_leggera

E' possibile non vedere l'ora di passare una notte a dormire in strada? Sull'asfalto, senza un tetto sopra la testa?
Sì. Ora lo so. Sarà una notte magica. Il mio prossimo post racconterà il miracolo che nasce da un'amicizia virtuale, capitata per caso.
Che - come in un mosaico sgargiante di colori - lega una scribacchina romana a un gruppo di
Fratelli, a un ragazzo prodigio dalla penna brillante, a un'amica speciale che plasma la materia dei sogni e annuisce ai miei racconti di energie silenziose e soprannaturali.

Spero solo che non piova.
Se mi si arriccia la frangia divento intrattabile

 
 
 

Spot!

Post n°113 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da arianna_leggera

Ari dormirà in sacco a pelo accanti ai Fratelli.
Sosteneteli anche voi!

 
 
 

Carramba! Sembro un manga.

Post n°112 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da arianna_leggera

Ari come L'incantevole Creamy. O, meglio, come la sua timida alter ego, Yu. Paripampum: mezz'ora dal parrucchiere ed eccomi qua. Con un nuovo taglio di capelli che mi rende irriconoscibile. E una mini coda di cavallo che mi fa sembrare la sorella più alta della vj Victoria. Così ha detto ieri il mio capo. Dopo che il gigantesco punto interrogativo che arredava la sua faccia si è trasformato in un sorriso. Eh sì, perchè sulle prime non mi aveva riconosciuta. Nessuno mi ha riconosciuta. E ho sfiorato il dramma da crisi d'identità quando anche mia madre ha avuto difficoltà nello scorgere tracce del suo Dna nel mio rinnovato apparire (no, nuovo look non lo scrivo, mi sa troppo di "Perchè io valgo"... )

Il turbinio delle mie acconciature ha sempre fatto (troppa) notizia. Forse perchè, negli anni, ho costretto i miei capelli a tour de force inenarrabili. Un anno e più di zazzera alla Sinead O'Connor (fantastico, economico e liberatorio, me li rasavo da sola con la macchinetta), poi ricci e sparati, poi rosso fuoco (virato in un'improbabilissimo rosa fucsia dopo una settimana di mare...), poi ancora rosso ciliegia con ciuffo nero modello Lunapop prima maniera, poi nero-blu. Ecco, forse mi manca un bel violetto alla Creamy. Biondo, mai. Sono mediterranea, con una pelle olivastra che grida il mio orgoglio terrone. Sarebbe inquietante.
Una sorta di effetto Ru Paul (!).

Fatto sta che ieri - dopo oltre 15 anni di vita da zazzera - ho comprato una bustina di mollette. Sì sì, proprio quegli arnesi che servono a tenere a bada i ciuffi ribelli. Sono uscita dal negozio con una faccia inebetita. Mi rigiravo le forcine tra le mani, sorridendo come se avessi ricevuto in dono un giocattolo nuovo, tutto da scoprire. Perchè "lasciar crescere i capelli è un atto d'amore" mi disse una volta un uomo. Forse, chissà. Cominciare a fuggire dalle sforbiciate senza pietà è un modo come un altro per togliermi di dosso quella divisa da generale. Chissà. Probabilmente nessuno mi riconosce perchè ora porto in giro AriannaTuttaIntera. Non la sua proiezione.

E allora, quando la brezza di ottobre finalmente mi spettina, capisco che qualcosa è mancato finora. La mia morbidezza, la tenerezza, il disordine vitale che genera nuovi equilibri. Ho tenuto tutto troppo sotto controllo. Proprio come i miei capelli. Talmente corti e perfetti da non poter essere mai scarmigliati.

Stamattina, in macchina, il vento d'autunno ha sbandierato la mia frangia.
E mentre tentavo di ritornare in modalità Yu-Creamy, la radio trasmetteva questo capolavoro.
Superbo.
Geniale.

 
 
 

Volevo fare il carabiniere

Post n°111 pubblicato il 27 Settembre 2007 da arianna_leggera

Forse perchè mio nonno paterno, bellissimo calabrese con grandi occhi di smeraldo, era generale di brigata dell'Arma. Se ne è andato quando avevo appena due anni. Non ricordo nulla di Lui. Mi viene in mente una sua foto, scattata un'estate di tantissimi anni fa. Sorridente e altero, nella sua divisa di un bianco accecante. La guardo e capisco quanto avrei voluto conoscerlo davvero. Quanto mi piacerebbe, ora, poter ritrovare tra i miei ricordi il suono della sua voce che pronuncia il mio nome.

Ripenso ai racconti di mia cugina, che mi parlava di un uomo alto, forte, che incuteva timore quando rientrava in casa, preceduto dal rumore cadenzato degli stivali sul pavimento, avvolto in un largo mantello nero che lo faceva apparire ancor più maestoso.

Sarà per quel legame di sangue che, tanto tempo fa, mi ero messa in testa di entrare a far parte della Benemerita. Complici, forse, le difficoltà che ostacolavano la realizzazione del mio sogno vero, unico, viscerale: guadagnarmi da vivere scrivendo. Stregata dal fascino della divisa e da quel mondo fatto di rigore e disciplina, di autorevolezza, di fiera dedizione alla causa del bene comune. Ma, a quei tempi, alle donne non era ancora permesso di entrare nei Carabinieri. E allora, feci il concorso per agente scelto di Polizia. Non volevo aspettare. Io volevo una divisa. Superai brillantemente lo scritto, classificandomi tra i primi 100. Fu la miopia a fermare bruscamente la mia corsa. Quel giorno, uscendo dalla scuola di Polizia, proprio lì, di fronte a quel benzinaio, mi fermai a piangere. Ci avevo creduto, avevo lavorato, sperato, sudato per raggiungere quell'obiettivo. Per più di un anno, rincorrendo la mastodontica burocrazia di un concorso pubblico. La delusione era cocente.

"Tu devi fare l'ispettore - mi dissero prima di congedarmi - perchè in quel caso i voti contano di più dell'idoneità fisica". Ma, proprio nel giorno in cui preparavo i documenti per partecipare al nuovo concorso, arrivò l'offerta del mio primo contratto da giornalista. Inaspettata. Fulminea. Dirompente. Dal quaderno dei temi scolastici a un giornale vero. Che mi offriva uno stipendio per scrivere. Un sogno di bambina che diventa realtà. Uno dei doni più grandi al mondo. Forse.

Ma ho continuato per anni a fare il carabiniere. Nella mia vita, con me stessa. Contro me stessa. Probabilmente, questo atteggiamento marziale - a tratti maledettamente intransigente- mi ha aiutata a centrare alcuni obiettivi. Quelli professionali, senza alcun dubbio. In certi momenti ho avuto la sensazione di essere un piccolo orango spaurito in una giungla affollata di giganteschi gorilla. Quando sei lì, devi prendere i tuoi occhioni teneri e nasconderli nell'anfratto più nascosto che hai. E tirare fuori i denti. Non c'è altra via.

Ma in altri momenti, quelli che contano davvero, quelli che ti sciolgono il cuore come un gelato alla fragola sotto il sole d'agosto e ti fanno desiderare di riabbracciare un nonno che non c'è più....ecco, in quegli istanti, gli occhioni impauriti e sgranati sono la migliore arma sulla faccia della terra. Sulla mia faccia, soprattutto. Perchè da quelle nocciole così scure, che a tratti diventano color ebano, sgorga una fonte inesauribile di Amore, di gioia, di tenerezza. Di risate argentine.

Mio nonno non mi ha regalato lo smeraldo dei suoi occhi. Ma, forse, quel giorno, mentre le lacrime bagnavano la mia delusione, Lui ha messo la sua mano sulla mia testa arruffata. E mi ha tolto la divisa di dosso. Per farmi diventare la donna che sono ora. Che voglio essere. Ora.

E adesso, si aprano le danze.
Ci sono ancora straordinari sogni da realizzare.
Di tutti i colori.

 
 
 

Trottolina furiosa du du da da daa

Post n°110 pubblicato il 20 Settembre 2007 da arianna_leggera

Pregiatissimi abitanti del pianetAri, sappiate che qui si vuole la mia morte. Al lavoro credono che sia una replicante, forse.
BladeRunnerAri. O TerminAriator.

Tornata da Valencia, ieri al lavoro fino alle 23, oggi non lo so. Probabilmente uscirò dalla redazione per una garrula spaghettata di mezzanotte. E la prossima settimana a Bruxelles. Da dove mi hanno appena comunicato di aver trovato un fantastico volo che parte da Roma alle 8.45 6.30. (saputo ora!!!!! STRASOB). Così da arrivare in orario per la prima riunione.
Ciò significa che posso fare il check in tranquillamente in pigiama.
Ma che bello! Se necessita, posso anche infilarmi una scopa nel **** e ramazzarvi la stanza! (Elio uber alles!).

Chi fissa la data per il primo VaffAriDay? Si attendono proposte.

Io, intanto, mi faccio una dose

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Dom1975mialusitaniadisco.mixtwisted_rootsred_passion_1roby2774zichica1DIAMANTE.ARCOBALENOberard40pinozacsalvatore.princiottogioh87cosa_cercohicetnunc1971eurostar1965
 

SPOT!

Sostieni anche tu
i
Fratelli della stazione
di Foggia!

http://digilander.libero.it/arianna_leggera/SA401219.JPG

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
 
Site Meter
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963