Vita Activa

Bertinotti (reloaded)


Versione rivista di “Certe notti” di Luciano LigabueTesti di Aleksej Grigoriyevich Stachanov (sulla traccia di “Bertinotti” dei Trotsky Beat)Musiche di Luciano LigabueBertinotti incontra i militari gli dice: «Miei cari, ho qualcosa da dirc’era un tempo in cui ero nonviolentoma qua al Parlamento mi tocca obbedir.Le parate mi fanno un po’ sensoeppure ci vengo non mi oppongo più dico sì alla mission militarese chi va a sparare porta un casco blu.Non vi lasceremo soli in quelle terre lìper darvi il mio saluto sto per partir.La spilletta di pace sulla giacca ho messo giàci vediamo a Beirut prima o poicon il Prodi bis, forse il Prodi tris…»Bertinotti coltiva un amorecon tutto il suo cuore si vuole accoppiar.Dichiarandosi a Sergio Marchionne:«Non ti do più rogne ma fammi eccitar.S’è tagliato già il cuneo fiscalela pace sociale ti garantirò.Tu mi garbi ‘che sei produttivomi rendi giulivo non dirmi di no.Non si posson più far scontri con ‘sti padroni quiun tempo v’avrei preso a bulloni.Oggi il ruolo che vesto più pacato mi fa giàci vediamo al Lingotto prima o poicon il Prodi bis, forse il Prodi tris…»Bertinotti ha una nuova fiammaè tutto un programma ma donna non è.È la fiaccola di quei ragazzialcuni un po’ pazzi e pieni di sé.Da ragazzo osteggiava Tambronie a quei fascistoni più volte gli urlò.Oggi come già fece Violanteè più conciliante con quei di Salò.«Non saremo più in cagnesco con ‘sti fascisti quida noi il buon Gianfranco potrà venirma raddoppi la scorta se la pelle vuol salvarche qualcuno gli sclera prima o poicon il Prodi bis, forse il Prodi tris…»Bertinotti è un po’ preoccupatol’Unione al Senato si deve allargar.Il regista di tutto è D’Alemaconosce il sistema lui sa intrallazzar.«Per i voti di quei dissidentiin certi momenti potremmo saltarse acquistassimo Marco Follinie poi quel Casini potremmo svoltar.Non si può restare soli con questi matti quicon tutti questi rischi dobbiam finir.Quei trotskisti furiosi alla porta ho messo giàsta’ a veder che usciranno prima o poibasta Prodi bis, voglio il Prodi tris…»