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« VICENZAAfghanistan, rifinanziamo questo »

Energia gratuita come le cure

Post n°148 pubblicato il 20 Marzo 2007 da arielasterisco

Il Sudan ha una temperatura media di 29°C, che nei mesi più caldi arriva a 45.
In queste condizioni ambientali, l’impianto di condizionamento non è una dotazione di comfort, ma un elemento indispensabile alla cura.
Nella fase di costruzione del Centro Salam sono state adottate diverse tecniche di coibentazione per realizzare una struttura perfettamente isolata. Le pareti esterne, ad esempio, hanno uno spessore di 50 centimetri e contengono al loro interno camere d’aria che impediscono la trasmissione del calore.
Ma gli accorgimenti architettonici non bastano… i volumi di ricambio d’aria richiesti sono imponenti: ogni ora è necessario raffrescare 28.000 metri cubi di aria.
L'utilizzo di sistemi tradizionali per il condizionamento dell’ospedale avrebbe comportato un consumo ingente di energia elettrica o fossile.
In un paese di cui tutti si contendono le risorse petrolifere, Emergency ha cercato un'alternativa energetica pulita: il sole.
Dall’Italia sono partiti nove containers per trasferire a Khartoum pannelli solari, portando anche il bene immateriale di una tecnologia pressoché sconosciuta in Africa.
Oggi un impianto che impiega 288 collettori solari sottovuoto (900 metri quadrati, la superficie di dieci discreti appartamenti d’abitazione) produce 3.600 chilowattora – l’equivalente della combustione di 335 chili di gasolio – senza emettere un grammo di anidride carbonica nell’atmosfera.

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Per seguire le leggi di natura che prevedono
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