aries33

Indiani di Sardegna


"Vivendo in Sardegna e parlando con loro, mi son accorto che i Sardi sono, in fin dei conti, dei pellerossa.Hanno un identico rapporto tra l'uomo e il destino,stessa storia di persecuzioni, di identità messe a rischio di condanna alla marginalità e di orgoglio. Stesso senso tribale della tradizione e dell'onore.Per questo mi son considerato vittima di un drappello di soiux che doveva dimostrare il suo valore e al quale il popolo bianco non aveva lasciato diversi modi per guadagnarsi da vivere.La cultura Sarda e quella indiana pellerossa, apparentemente così lontane e così tristemente isolate, le ho potute vivere da vicino.Moltissimi sono i punti di contatto....l'amore per la natura, il rispetto, lo scarso interesse per il denaro se non quello strettamente neccessario alla sopravvivenza e l'amore grandissimo per i bambini...è, questa,un'indicazione  importante su come  certe civiltà  siano riuscite non solo  a spravvivere ma vivere bene, accontentandosi del poco che a noi sembra sempre insufficiente e arrichendo doti morali e realtà interiore, molto di più quanto noi non si sia mai riusciti a fare.Una realtà anarchicacerto, vissuta in piena libertà, dove ci si sceglieva i capi liberamente, dove il rispetto per i vecchi e i diversi era sacro: un rispetto noi siamo riusciti a distruggere nei confronti degli altri  e anche di noi stessi..Fabrizio de Anrdè