L'Arlecchino

Raccolgo le mie cose e vado...


...Ma dove vado? Boh, chi lo sa, non ho una meta, non ho uno scopo. la verità è che un po' tutti, almeno una volta nella vita, hanno desdierato fuggire rapidamente da questa realtà, crearsene una nuova, migliorarla, personalizzarla. Ma la verità è che più ci dibattiamo per uscirne tanto più ne veniamo affogati . Così,mentre il Mondo va in pezzi noi siamo ancora qui, a parlare, a chiederci che fare, come migliorarci o come peggiorarci. Il tutto per un pugno di notorietà,di minuscole glorie fatte di commenti e carezze virtuali.Tutto molto divertente, tutto molto piacevole, tutto molto...virtuale...Ormai se ne sente sempre di più discutere il virtuale sta uccidendo il reale. Le coppie si formano su internet, la gente vive la propria vita attraverso un Avatar (e poi la gente mi critica "Il mondo dei Replicanti" bah...) od attraverso un Nickname. Come si sente sempre più spesso discutere di pedofilia on line o di minorenni adescati da ultraquarantenni immacolati a livello legale. Ma si...tutto parte del nostro mondo no? D'altra parte, l'abbiamo costruito noi, con le nostre piccole scelte! Siamo arrivati a questo mondo attraverso una serie di decisioni inequivocabilmente prese da noi o da chi ci ha preceduto.Così capita che sul bus 43 di Milano ci sia gente che s'incazza perché invito una signora anziana a sedere al mio posto, mentre poco prima ho ignorato un distinto sessantenne in giacca e cravatta!!! Ahhh maldicenza fu mai più grave!!! Come osai anteporre una vecchia ottantenne ad un gaglioffo tale???Eh si pensi che ha pure osato l'ardimento di puntellarmi col dito indice sul petto!!!Per la gioia della mia accompagnatrice, più preoccupata a salvaguardare l'incolumità di costui, che a rendersi conto della situazione. ma va bene così, questo è il mondo che ci siamo costruiti no? Un mondo nel quale se, per tua disgrazia, non hai i ciuffi bianchi in testa, vieni additato a priori come "teppista" o come "idiota" giusto? l mondo dove la gioventù viene definita flaccida,m senza valori, senza qualcosa per cui lottare.Colpa nostra, mi dite? Siate onesti, generazione del 68 italico, noi non siamo certo responsabili per quello che sta succedendo. Eravamo troppo piccoli e troppo giovani per comprendere che cosa voi stavate costruendo per noi. Ed adesso è  fin troppo comodo, per voi, sostenere che sia tutta responsabilità nostra! Certo, non siamo esenti da colpe, ma che tutto lo scatafascio mondiale dipenda dalla generazione a cui appartengo? Ma ne siete proprio così sicuri?????