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SI AGLI OGM IN ITALIA: IL CONSIGLIO DI STATO DA IL VIA LIBERA!


Riporto da Note di INFORMARE PER RESISTERE Coltivazioni Ogm in Italia, il colpo di scena: si possono fare. Il Consiglio di Stato, con una sentenza, ha infatti stabilito che sono legittime anche in assenza delle linee guida regionali: purchè si tratti di varietà approvate dall’Unione Europea.In assenza di linee guida regionali, niente colture geneticamente modificate, si era sempre detto finora. Solo pochi giorni fa le Regioni, ribellandosi al Governo, hanno di fatto rifiutato di avviare@il processo verso l’adozione delle linee guida stesse.La sentenza del Consiglio di Stato però non ha a che fare con la polemica recente. Deriva da un ricorso presentato da un agricoltore nel 2007.Non un agricoltore qualsiasi: al centro di questa vicenda c’è Silvano Dalla Libera, maiscoltore friulano, vicepresidente di Futuragra, l’associazione di imprenditori agricoli che si batte per l’introduzione delle biotecnologie.Egli chiese ha chiesto appunto al ministero dell’Agricoltura di seminare mais Ogm. Non ha ricevuto l’autorizzazione (anzi: non ha proprio ricevuto risposta) e per ottenerla nel 2008 si è invano rivolto al Tar (Tribunale amministrativo regionale). Infine Dalla Libera ha fatto ricorso al Consiglio di Stato.E il Consiglio di Stato, appunto, gli ha dato ragione con una sentenza depositata in segreteria martedì 19 e rimbalzata sul web questa sera.La sentenza dice in sostanza che quando una varietà Ogm è autorizzata per la coltivazione dall’Unione Europea, quella stessa autorizzazione vale automaticamente per tutti gli Stati membri: e dunque il ministero dell’Agricoltura non può negarla.Non è dunque possibile, secondo il Consiglio di Stato, che uno Stato, una Regione o un Comune si dichiari Ogm-free.E’ una sentenza in punta di diritto, e su quel terreno non la discuto. Osservo però che i topi nutriti con mais Ogm approvato dall’Unione Europea per il consumo umano subiscono danni alla salute. Che le colture Ogm utilizzano il 26% di pesticidi in più rispetto a quelle convenzionali. E che c’è tutto il problema della contaminazione ...