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1° Maggio, festa del lavoro?


1° Maggio, festa del lavoro?A me, d’acchito, piace di più “festa dei lavoratori”, in quanto   non vedo la ragione di festeggiare il lavoro  l  in sè, il lavoro in questo tipo di società.l  precario, della riforma Biagi, assunto a martire e quindi infallibile.l  delle morti bianche, che poi tanto bianche, nel senso di innocenti, non sono.l  nero, così comune da Nord a Sud, tanto che potrebbe essere assunto a simbolo dell’Unità d’Italial  schiavizzato dei migrantil  comunque sfruttato E non vedo, in realtà, neanche la ragione di festeggiare I lavoratori, figure ormai labili, indefinite, sempre più deprofessionalizzate. Ci vorrebbe una parola di significato più ampio, omnicomprensiva, in cui coesistano il ricercatore precario e il migrante di Rosarno, il dipendente FIAT e il disoccupato, lo studente senza prospettive e la casalinga per forza, … L’unica parola che mi viene in mente ha un po’ un sapore antico, degli albori dell’ultimo secolo dello scorso millennio: oppressi. Buon 1° Maggio, festa degli oppressi, dunque.