aropp to dico...

PER UN PUGNO DI LIBRI.....


ci sono un pugno di libri, una decina circa, che era meglio non li avessi mai letti....troppo, il troppo sia pur immenso e bellissimo produce danno...eccoli:l'Idiota di Dostoevskij;il rosso e il nero di StendhalRacconti del giorno e della notte di MaupassantI fiori del Male di Baudelairela Comedie Humane di BalzacMadame Bovary di FlaubertNanà di Zolala Signora delle Camelie di Dumas figlioL'Uomo che ride di Hugo e Notre Dame de ParisElogio della follia di Erasmo da RotterdamOthello e Amleto di W.ShakespeareCosì parlò Zarathustra (Nietzsche)Antologia di Spoon River Memorie di AdrianoL'elenco è volutamente ridotto.occorre una spiegazione,questo non è un mero elenco di titoli, soggettivamente piacevoli alla lettura o meno, ovvero oggettivamente capolavori della letteratura, è semplicemente, secondo me, in base alle mie letture, il condensato dei fatti umani, la summa dei sentimenti ed azioni umane fatta parola, esso rappresenta l'apoteosi della descrizione del cuore e della mente dell'uomo, quello che non muta, quello che non cambia, quello che nei secoli, millenni della sua storia è rimasto perennemente inalterato, in quei libri, scritti per lo più un paio di secoli orsono, diversi autori hanno impresso, come pittori rinascimentali, sulla tela carta, l'impronta dell'uomo e della sua anima, così com'è, e così come è ancora oggi. avendo letto molti scrittori contemporanei, non ho mai potuto fare a meno di ricordare la famosa citazione di Albert Einstein: "non esiste mai qualcosa di veramente nuovo nell'animo umano, cambia solo il modo di raccontarlo", ecco, perché leggendo autori contemporanei, di solito non provo emozioni, mi sembra solo di leggere in altro modo, spesso scritto ed espresso peggio, ciò che mirabilmente altri hanno scritto e descritto secoli prima. cito Giuseppe Tomasi di Lampedusa: tutto cambia, per poi rimanere se stesso.