aropp to dico...

apnea


quando leggo è come un'immersione in apnea, mi estraneo dal mondo ed entro in altre realtà, non meno reali della nostra, rinnovo sempre lo stupore di ritrovare le stesse cose, scritte in mille modi diversi, alcune sublimi, altre grottesche, altre miserabili, ma hanno in comune un senso antico e sempre attuale, hanno lo stesso sangue, lo stesso codice, le parole narrano continuamente le stesse passioni umane, guerre, amori,odii, ambizione, lotta per il potere a qualsiasi livello, sesso, tragedie,drammi, vanità, soprattutto avidità e vanità,tutto è uno scorrere continuo, cambiano solo le voci narranti.Ho finito ieri in due giorni "il supplizio del legno di sandalo" di Mo Yan, mi ha preso dalla prima pagina, come mi accade raramente ormai, è seguito alla lettura di "i misteri di Marsiglia" di Zola, ebbene mi è sembrato un continuum, da marsiglia ad un villaggio cinese, ma il comun denominatore è sempre quello, il cuore e l'animo.disse qualcuno "datemi una leva e sposterò il mondo", io dico "datemi un libro che mi turbi l'anima", e come un nuotatore riemerga dall'abisso ad osservare un nuovo sole.