Arrakis

Pensieri


Certe sere mi sdraio sul letto, socchiudo gli occhi verso la poca luce che entra dallo spiraglio della finestra e mi ritrovo con migliaia di pensieri sdraiati con me. Concubine, amanti, li seduco e si lasciano sedurre, li vivo con l'estasi di un abbraccio eterno. Milioni di miliardi di pensieri come capelli di donna in cui affondare il viso e restare lì, giusto per un attimo eterno. Un attimo. Il tempo che le palpebre percorrano l'ultimo millimetro e si chiudano del tutto.Un attimoE si riaprono.E mi ritrovo spalle al muro, con miliardi di milioni di pensieri erti davanti a me che mi osservano, mi giudicano, mi scrutano, cercano il senso della loro esistenza in me. Inconsapevoli giudici della mia vita. Io non ho mai trovato in uno solo di loro, tra miliardi di miliardi di essi, quello che loro vorrebbero trovare in me? Stupidi pagliacci che mi osservano, mi giudicano, cercano. Cercano di trovare il senso della loro esistenza prima che le mie palpebre si richiudano, come un pagliaccio che cerca di aprire una porta con un mazzo di chiavi di ghiaccio. Il tempo è poco.Continuano a scrutarmi a cercare, a desiderare, avidi di conoscenza, vampiri che si autoalimentano trasmettendo a me le loro paure e le loro ansie, costringendomi a cercare la loro risposta generando miliardi di miliardi di altri pensieri.E sono ancora lì, dritto, spalle al muro, con miliardi di pensieri di fronte a meLa benda? No grazie...Vi ho avuto davanti per tutta la vita, posso osservarvi mentre mi scrutate, non ho il minimo attimo di esitazione nel momento in cui, come fucili puntati al cuore del condannato mi trafiggono con miliardi di miliardi di proiettili di verità.Poi la luce, il giorno. Un'altra vita da vivere, altri miliardi di pensieri da generare. Altre verità da affrontare