Arrakis

A te...


Socchiudo gli occhi, lentamentele palpebre si accarezzano, teneramentelascio le pupille reattivevinte a giacere in oscurità lascive L'onda mi travolge tra mille sospiri, tra isteriche risate inopportune, tra scintille e stridore di catene quotidiane distrutte dall'impatto di un solo sguardo. Sei la vita tornata a reclamare la sua mercè, sei il desiderio incarnato, sei la forza che mi costringe a restare in piedi, per non cadere ai tuoi piedisei l'eternità in un sorriso, il fulgore di miliardi di neuroni, sei la connessione dei miei pensieri, il fuoco di antichi riti paganisei la melodia di due corde colpite da un unico plettro,sei la molla che dilata all'infinito il tempo del carnale istante sublime.sei la mia attesa, la mia speranza, la mia amarezza, il mio deliriosei l'ebbra consapevolezza dell'infinito racchiuso in vene, carne, cuore e meravigliosa figuraSei ovunque, nella reale illusione di un mondo che trema. Nel sogno della foresta e nel risveglio del deserto, nel morbido ululare dei lupi sognanti, nella danza di milioni di rivoli di fumo da miliardi di comignioli, nella violenta contrazione di muscoli doloranti.Sei ovunque in me.