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L'Arrivo Del Signore

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Messaggi di Aprile 2016

Vista da Sara Calvia “Visione della resurrezione di Cristo”

Post n°1266 pubblicato il 16 Aprile 2016 da linaladu
 

“Io Lina Ladu Gerusalemme dove guisa si fece”

 

Io Sara Calvia, la notte scorsa (13-14 aprile), ho sognato la Resurrezione.

Ero insieme a mio padre, mia madre, Lina e .molta gente che stavamo aspettando questo

lieto  evento e noi quattro di preciso, avevamo il  compito di

sorvegliare il Sepolcro. La scena si svolgeva in un bellissimo

giardino fiorito e mentre Lina parlava alla comunità

(con la bibbia tra le mani, vestita con i jeans, la maglia

e le scarpe celesti e il velo di pizzo)

come sempre alle nostre feste e mamma le stava vicino,

io e babbo siamo andati a controllare il Sepolcro che si

presentava  come una semplice  grotta  chiusa da una

pietra.  In realtà, come io e babbo siamo arrivati, la

pietra era spostata e allora ci siamo divisi per controllare

la zona....eravamo preoccupati perché li non c'era "nessuno"!

 

Io ho guardato all'interno della grotta dispiaciuta per non aver visto Gesù,

ma preoccupata che mi apparisse davanti all'improvviso e non sapessi

che fare... e  così successe... sentii una voce  che mi chiamava e

come mi sono girata ecco Gesù datanti a me con una tunica bianca, la barba

e i capelli lunghi e castani e con un grande sorriso mi disse:

"Eccomi, sono tornato!"

Io con grande gioia e imbarazzo feci per stringerti la mano,

ma lui mi disse che non potevo toccarlo. Allora cercai

disperatamente di chiamare gli altri così che potessero

vedere che Gesù era li con me, ma nessuno rispondeva alle

mie grida come se non sentissero, allora Gesù con tanta

semplicità mi disse "aspetta, faccio io! Fuoco, fuoco, fuoco!"

Io stupita mi guardai attorno e poi ad un tratto ho visto

che dall'erba alta del giardino, sono comparse delle pannocchie

di mais e le persone si sono girate e hanno capito che

qualcosa era successo... e vennero dalla nostra parte.


Gesù sorrideva, io gli stavo dietro ma vicino,

e ci siamo trovati dentro il Sepolcro

che non era piccolo e buio come prima, ma si era trasformato

in una stanza spaziosa e luminosa.

Tutti quanti si avvicinarono e la prima ad entrare fu mamma.

Si accedeva alla "stanza" tramite una porta-finestra e

superato un gradino Gesù attendeva tutti con un gran sorriso.

Mamma, timida e felice voleva abbracciarlo, ma anche a lei lui disse

"non puoi toccarmi". La seconda ad entrare fu

Lina e con Gesù si guardarono e si sorrisero.

Gli altri in fila indiana aspettavano di entrare.

BUONA MEDITAZIONE

   IN FEDE LINA LADU GERUSALEMME

 
 
 

Gesù Di Giovanni Pascoli

Post n°1265 pubblicato il 10 Aprile 2016 da linaladu
 



Gesù rivedeva, oltre il Giordano,

campagne sotto il mietitor rimorte :                                                              

il suo giorno non molto era lontano.                                  


E stettero le donne in sulle porte

                                 delle case, dicendo: Ave, Profeta!

                                    Egli pensava al giorno di sua morte.

                                  Egli si assise all’ombra d’una meta

                                 di grano, e disse: Se non è chi celi

                                     sotterra il seme, non sarà chi mieta.

 

                                                                            

Egli parlava di granai ne’ Cieli:

e voi, fanciulli, intorno a lui correste

con nelle teste brune aridi steli.

Egli stringeva al seno quelle teste

brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,

temo per l’inconsutile tua veste.

 



Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:

Il figlio – Giuda bisbigliò veloce –

d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra’ piedi:

Barabba ha nome il padre suo, che in croce

morirà. – Ma il Profeta, alzando gli occhi,

No –, mormorò con l’ombra nella voce;

e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.


 
 
 

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