Messaggi del 22/02/2012
Post n°671 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da linaladu
Libertà: una parola difficile che si presta a molteplici interpretazioni e anche a più di un abuso. La libertà può riguardare il singolo individuo, o interi popoli; può riguardare lo spirito ed il corpo. Esiste anche un concetto assai individualistico di libertà, intesa come possibilità di fare tutto quel che si vuole, senza regole o limiti, indipendentemente dai diritti e dalla libertà degli altri. In che modo ognuno di noi è responsabile della propria, o dell'altrui libertà??? Fino a che punto e con quali modalità siamo tenuti a batterci per la nostra, o per l’altrui libertà, senza lasciarci prendere da un assurdo senso di orgoglio che può trasformarci in arroganti arbitri del comportamento altrui, o da un senso di opaca rassegnazione che, rimandando a Dio ogni responsabilità sul comportamento umano, ci consente di lasciare le cose come stanno, senza partecipare, personalmente alla liberazione di chi è schiavo e oppresso? Schiavo è opresso da chi o da che cosa? Esiste una libertà morale che coinvolge la nostra coscienza di essere creati “ad immagine di Dio” e ci impone un totale rispetto verso noi stessi e verso gli altri. Ma esiste anche una libertà materiale, libertà dalla miseria e dal bisogno, che prevede il diritto a una vita decorosa e dignitosa, quale patrimonio indispensabile perché ogni essere creato possa mantenere intatto il rispetto verso se stesso e di conseguenza verso il prossimo: ed è questo l’insegnamento base che troviamo nella BIBBIA la cui consegna segue immediatamente l'uscita del popolo ebraico dall’Egitto proprio perché l’improvvisa libertà non degeneri in abuso o sopruso. Cominciamo a scindere il problema in due parti: la libertà del corpo e la libertà dello spirito. La prima, se si affida unicamente all’istinto non illuminato della ragione e dall’insegnamento, e qui mi riferisco proprio all'insegnamento della PAROLA è paragonabile alla libertà degli animali non essendo illuminati dal “discernimento fra il bene e il male”, e che seguono quindi,il proprio istinto e' i loro appetiti. che hanno fatto della forza brutta, dell'imposizione indiscriminata della propria volontà su quella degli altri, che non solo è abuso, ma che si perde facilmente. non appare all'orizzonte, un uomo più potente e più prepotente. La vera libertà è la seconda, quella spirituale. L’uomo o il popolo, che l'abbia fatta propria, che l’abbia resa parte integrante di se stesso, affinché in eterno e nessuno, mai potrà più renderlo schiavo. Per questo allora aspettiamo zelantemente il nostro liberatore GESU', affinché si ponga fine alla schiavitù che ora siamo costretti a subire. Il ricco diventa sempre più ricco, mentre il povero sempre più povero, costretto a subire ogni umiliazione. Cari fratelli, io credo che ora sia come ai tempi di Mosè quando il popolo di DIO veniva tenuto in catene dal faraone, ma ora è ancora peggio, perché di faraoni ce ne sono tanti e sono tutti accaniti verso il povero, togliendogli anche il pane, che per una intera vita aveva lavorato.
IL RITORNO DI GESU'AFFINCHE', CI LIBERI DALLA SCHIAVITU' LA PRIMA DAL PECCATO, LA SECONDA DAI "FARAONI" CHE VOGLIONO SUCCHIARCI IL SANGUE. PACE. |
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: linaladu
|
|
Sesso: F Età: 106 Prov: NU |
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
CERCA IN QUESTO BLOG