e per tedi-ventopenna,penna  di sabbia,a goccenella rabbia...non respiri?le mie ciglia solo,ti fannovento...il resto nonlo sento...il non parlar di te,di noi...ti renderà,tra poco,un fantasma...un fantasma che soloioho sentitopassarenelleNottidi LunaPiena...folliTra-meete...

Dentro le lenzuola.....proprio dentro le nostre calde lenzuolaè rimasto impigliato il segretoche spiega il tuo silenzioquando fal'amore col miomi svolgoti svolginel nostro  stessorespirodipiacere...eppurequel vento ingombranteè passato...mi aggrappo a noiinsieme.e ai nostri granellibagnatichetremanodi fine estate......

in effetti scavo.e scavo finché non arrivo.è il disagio.già.è il disagio che fa scavare.è il ricordo un ricordo qualsiasi.è il mio essere randagioil mio volere adagio.uno scudo contro il mondo.una mancanzache inonda l'amaroscuro del sangue.così conto.queste ore più sudate.ora scavatequasi studiatedelle tre e ventotto.[ora che scorro per vie traverse]

...e poi ti accorgi solo ora che sapevo leggerti a modo mio...scalzadappertutto...ovunque io scrivessi.altrove tu scrivessi.e così....anche la tua Luna ha una pelle....mi è bastata scartarla e poi stenderla tra le voglie dell'incoscienza.e così a tratti ti ho in testa tu che un minuto prima non c'eri. come colla che s'attaccaa pagine e pensieriper così poco ti ho in testa.anche stasera.che è estate.a…

scivolo sume stessati scomodoti accomodosul comò.non presto attenzioneadessoche parlo di te a me.ti svesto di Parole mi rivestodi Silenzi,perché sei come l'Assenza di stanotte che ancora sul viso mi esiste

 Scendeva la doccia,cadeva,e più che il silenziourlava l'acqua.Le guance bruciavano,l'indice cercava solo te.le dita sudavanodeboli.affascinati presi. da te.da te....pelle distante.pelle nuda pelle che mi raccontava da seduta i sospiri svuotati da noi. Adesso dimentica il buio...perché le mie dita sanno di poesia.poesia tua.

sono rimasta incastrata in quel silenzio che chiamerei memoriaper asciugare con una pezza quel tempo che non passi con me.adesso non ti lascio dormire, così sai dove restarea pensarmi...

Vino , come ti soffio ...come ti siedo sull'orlo.come ti guardo,versato dagli umori,sulle labbra.Vino lentocome la Notteall'improvviso,Vino felino,come la Lunaappoggiata al viso.Vino da capo,reinventato,sentitoaccarezzato,sei come una donnache sorseggia i pensieri diieri,adesso spariscitra odori e sensiinvisibilia piedi nudi....Bacche d’uva un rosso grappolo formanoLa rotondità materna di donna ricordanoL’uomo lavora e cura la vite per tutto il…

nevica, certonevica carta. bevo e dalla stanza non esco. non riesco. Così scelgo te . le nostre origini. A forza di scriverti adesso,sei più di una parola ...sei più di una pioggia umida...a spogliarmi ti basta poco …a ricompormi trovo scuse tra lenzuola che forse dovremmo consumare... a forza di pensarti, il tuo odore esiste, sdraiato sul mio corpo … colpevole.Pazza di sogni.Scritta…

Era Autunnoe l’Istinto non era estinto…solo tinto…del colore della Notte.Non era pioggia di stagioneA bagnarmi.Solo gli umori di noi senza ragione…tu contavi i giorni.forse Martedì..e una docciaci scaldava...ma forse era Mercoledì...e una poesiaspiegaval'inchiostrotra le righe.no,era Giovedì ...e non pensavoche il dubbiomi creassepiacererubato.era oggi...e tu c'eri...e credevo chenullapotesse indebolirei miei Istinti …Era Autunno.E tu ricucivi il…