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Il pavone e la gallina. Poesia


Oggivoglio scrivere una poesiadedicataad un pavonecheincontrai per via.Erabello, davvero,rilucevadi penne alte e sontuoseeaveva un fare altero,dastranierodialtre terrenelCilento ombroso.Intorno,starnazzaredi galline.Difemmine pavone, neanche l’ombra.Pensai:poverouccello senza un fineerestai un po’primadi andare via.Maaccadde un fatto, che mi lasciò sorpresa:alto,fiero, pennuto e colorato,ilnostro uccello dal paradiso scesoauna pollastra dedicò una intesa.Apenne altere,gonfie,come un ventaglio,chinòla testa verso una gallinarossa,unpo’ volgaremafemmina senz’altro da intrallazzo.Subito,lacominciò a seguire,strisciandoa terra le piume di un’alaedagitando forte il suo piumaggio.Pare,ci stesse,lapennuta rossa.O,no! Pensai: si prende una pollastra?Manon è strano.Nonè strano mai,nelmaschio che si vuole sollazzare,anchese di pavone ha piume e aspettoquelloche conta non è il bell’aspettodellapavonaoil fiero accento altero.Glibasta una pollastra da spennare..eme ne andaiconquesto mio pensiero.Bianca Fasano