Ascolto ancora il vento
che in disparte mi accarezza
dimenticato pianto
prigioniero della sera
Pianto, dimenticato pianto
prigioniero della sera
un respiro sempre acceso
seguo e cerco lentamente
nel sospiro del destino
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Post n°26 pubblicato il 19 Novembre 2013 da ArtemisiaStrega
Arriva un giorno in cui apri gli occhi. Così. All'improvviso. Vedi che tutto intorno è silenzio e rimpiangi il tempo in cui il Vento riempiva la casa di parole e di frastuoni. Tutto tace. Anche le tue parole che aspettano di essere accarezzate. Più niente. Aspetti solo di essere compresa, ascoltata, aspetti carezze invece delle solite parole ruzzolate addosso. Ripicche, dispetti, screzi, parole rabbiose. E nel silenzio apri gli occhi. Vedi davanti un muro di roccia insormonabile, portoni invalicabili serrati dai cardini della realtà e le imposte chiuse, serrate dal Vento che, sordo e cieco, non vuole più vedere nè ascoltare... Trovi una ragione, dai la colpa al tempo, all'imponderabile, a quella nave che ha incrociato la sua rotta con la tua troppo tardi... troppo tardi.. |