LA COLPA DI SCRIVERE

Oggi per domani, l’esperienza artistico-letteraria di Maria Romeo, sabato 7 novembre 2015, Centro Mondiversi, Corigliano Calabro


 
   Ho conosciuto Maria Romeo, e quanti anni sono passati, quando era già donna e madre, ma poeta ancora bambina.            Nel corso degli anni, in modo discontinuo, l’ho seguita, vedendola crescere, mutare, aggiungere altri interessi a quell’originario bisogno di parola.            La ritrovo adesso, in una serata tutta a lei dedicata, splendidamente matura artisticamente, ma sempre abitata da un fuoco di purezza e sentimento, che la spinge a cercare, spingendosi oltre i canoni tradizionali e a contaminare e accostare ogni genere d’arte, nel bisogno sempre crescente, di esprimere con le parole, con la voce, con gli occhi il suo sentire e la sua esistenza.            Maria, rintraccia e traduce in versi e in immagini, quello che sperimenta, procedendo per verifiche e tentativi, che raggiungono esiti interessanti e unici, rifornendosi di materia prima nel mondo reale, senza però avere pretese di scoprire verità, ma cosciente che al di fuori dell’arte e della poesia, che in lei diventano un’unica cosa, niente è possibile.            Niente è possibile, perché ogni regola, ogni legge umana o divina, ogni esperienza che attraversa il quotidiano, diventano inutili ammaestramenti senza valore e senza via d’uscita, se non si trasformano in emozione, forte, convinta, vissuta fin dentro le viscere.             E da qui, tutto in lei, si converte in segno magico e affascinante, che cambia la realtà, riscrivendola e ridisegnandola, in maniera assolutamente personale, ma leggibilissima a tutti. A tutti quelli che anche nel silenzio sanno ascoltare suoni e nel buio del mondo sanno vedere luce.            L’opera di Maria, avrebbe bisogno di una disamina approfondita e competente, da parte di chi ha gli strumenti per saperlo fare. Io che posseggo solo gli occhi e qualche centinaio di parole, mi limito solo a segnalare questa donna e artista, che con coraggio, e con tenacia, e con fermezza, ha intrapreso il cammino della poesia, e poi quello dell’arte, dimostrando che parola, voce e immagine, appartengono alla stessa categoria dell’anima che sa ancora emozionarsi e stupirsi, e senza questa profonda commozione che turba, inquieta, rafforza e rasserena, nella vita ogni cosa equivale al nulla.            È stato tutto bello stasera, e in un’esplosione di luci, colori e sentimenti, alla quale un pubblico competente e partecipe, come da tempo non ne vedevo, ha dato il suo contributo di intelligenza e passione, io mi sono lasciato coinvolgere talmente, affascinato e stupito, che ho persino dimenticato di segnarmi il nome di chi ha condotto la serata.            Ma a questo ci penseranno i cronisti. A me interessava solo applaudire all’arte di Maria e all’emozione che sa trasmettere.            Poi i posteri ci diranno se questa serata ha avuto un senso.                                                                                                               Sibari 7 novembre 2015    Alfredo Bruni