LA COLPA DI SCRIVERE

VII Biennale Internazionale Mail Art San Demetrio Corone


            Torno adesso dalla “frontiera” dell’arte, dove tutto è in evoluzione, per rientrare nei confini melmosi e smielati della banalità.            Ho avuto l’onore, l’onore e il piacere, di visitare la VII Biennale Internazionale di Mail Art di San Demetrio Corone. Invitato da Renato Guzzardi e da Maria Credidio.            È da sempre che vivo in queste terre calabresi, calpestate dal malgoverno, dalla malacultura, dalla malavita, e non sapevo che da quattordici anni a San Demetrio, a quattro passi da me, si parla e si tengono eventi di Mail Art, che non è cultura spicciola, come sostengono i malinformati, ma è cultura a tutti gli effetti che richiede impegno, lavoro e passione, come qualsiasi forma d’arte più o meno ufficiale.            Anzi, nella Mail Art, che non distribuisce onore e gloria, tutto è raddoppiato, e se non accetti la regola che “non sei nessuno” ma la tua arte è di tutti e non riceverai ricompense, meglio che dall’arte postale te ne tieni fuori. Salvo poi vedere che molti artisti catalogati e prezzati, fanno meno meglio le stesse cose che fa un qualsiasi e anonimo mailartista. Segno che la frontiera dell’arte è sempre in continuo movimento e che “momentaneamente” muore, ogni volta che si stabiliscono confini certi.               Era da un po’ che stavo lontano dal circuito. E per me, oggi, è stato un piacevole ritorno al passato, quando ancora spedivo senza aspettarmi niente in cambio, i miei disperati segni. Poi la vita cambia, ma la frontiera è sempre aperta. Dovrebbero saperlo tutti gli artisti, di qualsiasi specie e genere.             Ho ritrovato nomi a me noti, altri nuovi ne ho conosciuti, tutti bravi, tutti splendidi, unico rammarico è di non aver visto il nome di Anna Boschi, che io ritengo la più grande in tutto. Forse c’era e mi è sfuggito, erano tante le opere. Se così fosse, ditemelo e farò ammenda.            Questa VII Biennale, tenuta nel collegio S. Adriano, ha avuto come tema “La Guerra”. Argomento che brucia e, purtroppo, sempre attuale. I numeri parlano chiaro: 128 artisti partecipanti, 27 nazioni rappresentate, 436 opere esposte.            Sono stati bravi Renato Guzzardi, organizzatore dell’evento, e Claudio Grandinetti, direttore artistico, a mettere insieme tutto quel materiale diverso e variegato, ma sempre inquietante e bello, che è impossibile e inutile classificare, ma che certamente lancia un messaggio di pace al mondo intero.             San Demetrio capitale della pace? Perché no, il mondo si può raccontare anche in una semplice cartolina venuta da lontano.            Ma la prossima volta, Renato, Maria, invitate pure me. Non sarò bravo come gli artisti esposti, ma ci metto il sangue.  E adesso vado un po’ a sognare un mondo senza guerra. Ciao.                                                                                                                                     Sibari 26 agosto 2016 Alfredo Bruni