LA COLPA DI SCRIVERE

Post N° 46


RICORDI                                                       23/6/2006 Il vecchio seduto sulla seggiolaLa lunga vita prende a ricordareEra stato neonato certoMa di questo com’è normaleSapeva solo ciò che gli avevano narrato.Passano i mesi e le stagioniGiovani alberi divengono i germogliGli antichi giochi, le corse sfrenate,Il sole, il mare, l’estate,la terra bruna piena di ulivi,i dolci colli, i colli nativi,case di pietra, spighe di grano,l’orizzonte infinito sul mare lontano.Cresciuto robusto il bimbettoUn piccolo uomo ormai è diventatoIn quel giovane cuoreSenza ancora capire cos’è l’amoreLento un “noi” mette radiciDell’ “io”  fanciullo non rimangonoChe echi e lontane voci.Tempo maledetto tempoChe tempo toglie e mai ne da’Ricorda le cose che ti stanno a cuorePoiché il ricordo è tutto ciò che rimaneE il tempo passato mai torneràIl vecchio stanco dalla sua seggiolaOsserva lo scorrere lento di una nuvolaAncora ricordi affiorano etereiVolti, voci, profumi, colori,troppo confusi per distinguerne i contornitroppo sfuocati per distinguerli dai sognipian piano tra la nebbia ecco apparire l’amato caro visol’anziano cuore facendo palpitarel’ossuta mano il vecchio allungaa poterne quasi sfiorare la guanciala pelle di mandorla odorosadi raggiungerla non gli riescesolo per il battito d’ali d’una farfallascompare l’immaginecome spiritello dispettoso e cattivelloda altri ricordi sopraffatta.Tempo maledetto tempoChe tempo toglie e mai ne da’Ricorda le cose che ti stanno a cuorePoiché il ricordo è tutto ciò che rimaneE il tempo passato mai tornerà.Amore voluto, amore negatoAmore perso e mai ritrovatoAmore riapparso nella nebbia dei ricordiAmore spezzato dalla sorteAmore celato ma mai dimenticatoAmore ingannato, messo da parteE proprio per questo rimasto forte.Pianse in silenzio il vecchioLa santa sua sposa senza disturbareOrmai passate cinquanta primavereDai pungenti lontani ricordiQuando il vero amore della vitaIl ritorno del soldato non atteseRompendo il patto del cuore.L’aveva odiata, l’aveva insultata,L’aveva derisa e dimenticata.Anni dopo la triste missivaA riaccender antichi doloriSolo poche righe profumate di malinconia“mi avevano detto che eri caduto in guerraHo rovinato tuttoPerdonami.”Tempo maledetto tempoChe tempo toglie e mai ne da’Ricorda le cose che ti stanno a cuorePoiché il ricordo è tutto ciò che rimaneE il tempo passato mai tornerà                                                    Fabiana Di Carlo                                                       alias Sybel05