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Avrai poche cose


  
 .Cosa c'è di più vivificantein questa nostra vita , che  sentire di un poeta, un poeta artigiano , di quelli che creano oggetti (o soggetti) verbali, come per esempio l'immagine della mucca al pascolo: pigramente stesa sull'erba, con lo sguardo strabico rivolto chissà dove, assorta e allo stesso tempo in guardia, con la coda che frusta l'aria, e l'erba che sale e scende il condotto tra bocca e stomaco. . 
 . Dice che la sua poesia nasce così, dopo mesi di su e giu, immerso nella vita, ma fuori dalla vita, strabicamente concentrato, assorto e in guardia. Dice che la sua poesia nasce dalla necessità impellente di testimoniare i gesti e le parole degli anelli più deboli della catena, prima che siano spazzati via dalle leggi della (presunta)  evoluzione. Ecco allora forse  nelle sue poesie il perchè di così tante immagini della guerra, riuscendo a coinvolgere me lettore e facendomi passare dal conflitto quotidiano delle piccole cose . .
"In guerra la legge di Darwin raggiunge il suo apice di disumanità, ed è li che subentra la poesia con la sua carica di umanità. Umanità vuol dire anche come nel film 'La grande guerra'  di Monicelli ,  il soldato che fa trivellare di colpi la scaldarroste:  la poesia è li, nei fori della padella trivellata, e osserva i volti infangati ..Avrai poche cose ma quelle che avrai:le forchette spuntate, le tovagliea quadri in saldo degli Obei Obei.Le mareggiate nei boccalinon ti dovranno spaventare,nè i terremoti in lavatrice:la pace verrà dopo il funerale.Lentamente ti tornerà la fame.Verrà il giorno che non saprai il mio nome.. Luigi Naccipoesia vincitrice del Poetry Slam