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  .La vela taglia il mare,lo scoglio la cartilagine rotuleadel destro ginocchioed il tutto perun'icresciosa ma passionalemessa  a fuoco.La sopravvalutazionela macro inquadraturade l’infinito e, poi,addormentarsi salmodiando le aderenzeche gli empi non vedono alle volte io si !Un’altra storia un altro sogno e
m'incammino per le strade nel dedaloa raggiungere la   luna intanto il largo prende la velana-vi-gan-do-la  e l'onda rigurgita la seppia ridotta in osso.Non ho l'amore che serve alle grandi  cosele parole mi cadono li_Quid_ed inascoltate però feconde fecondano nella cranica scatola.Tutto qui è slegatoamore, desiderio, sensiDa anni le ciliegie mi sanno di cieloil corpo  di cristalli di mare salinoo di marino saleed il tutto qui mi è un susseguire,  susseguentedi esclamazioni eclatantied esclamanticon tanto di esclamativopunto.foto e parole:   R  © 2010