1
.
ad alto contenuto Rock
.
.
.
.
.
« . . . tuorlo dell'uovo... | ... . . e 43° » |
Sono nato al caldo e mi hanno chiamato Augusto, come un nonno che non ho mai conosciuto.
Il cognome Daolio mi è stato dato da un uomo semplice ed, a suo modo, dolce e complice.
Dall'età di sedici anni canto in un gruppo che si chiama Nomadi, scrivo canzoni e giro il mondo.
C'è un altro mondo dentro di me che racconto con il disegno e la pittura, lo faccio da parecchi anni ed alberi,
rocce, cieli, lune, ombre ed altro popolano questi miei racconti. Ho esposto in giro per l'Italia, ho illustrato
dischi, libri, cartoline, manifesti. che è dentro di me e preme. Una specie di confessione, prima ad uno spazio
bianco , non disegno per riempire un vuoto, ma per vuotare un pieno
poi ad occhi che guarderanno.
Ho lo studio a Novellara in via De Amicis, il numero credo sia il quarantaquattro, non ho il telefono
ma montagne di libri e di oggetti.
Le notti invernali nella bassa hanno ancora il profumo delle mele sull'armadio.
Cerco di essere un uomo del mio tempo, ma sono anche un uomo antico, pieno di ciò che ho visto ed imparato.
I miei disegni non hanno titolo. Mi interessa l'aspetto magico e segreto delle cose.
Gli enigmi, le illusioni delle ombre. Ho bisogno di rappresentare tutto ciò che c'è dietro e dentro alle cose;
il mondo surreale e fantastico che si cela nelle pieghe della notte e dei giorni.
Disegnandolo, cerco dimetterlo davanti a me come uno specchio anche se diventa un gioco ironico,
sottile e melanconico. Ecco perchè disegno paesaggi spaesati confusi nella mente, carpiti un po' ovunque.
In essi si nasconde l'uomo non sempre visibile, ma che sa mescolarsi alle cose, scambia i ruoli,
diventa cavallo ed albero, un gesto, una mano, occhi e l'infinito cielo come teatro, come una messa in scena
ideale" .
.
.
.
Sono nato il 18 febbraio 1947
a Novellara di Reggio Emilia,
nel cuore della notte, mentre freddo e brina duellavano
con rami secchi di pioppi e tigli.
.
.
.
|