Creato da david_41 il 19/09/2008

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neoplasia

Post n°150 pubblicato il 12 Settembre 2009 da david_41

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Ho sempre avuto un certo odio per i treni, forse perchè ho dei veri ricordi,  belli  e brutti. Appena compiuto il 18° , con in tasca la fatidica patente per la guida,  smisi di farlo in treno, in seguito le automobili le  ho sempre avute a portata di pedali e sono sempre state il mio mondo , amato/odiato. Viaggiavo lungo lo stivale adriatico come fosse recarsi dal tabaccaio a prendere le sigarette e la destinazione era spesso l'ombra dellle due torri in quel di Bologna.... quanti ricordi, quante speranze, quanti amori quanti stupori. Oggi però la sento un pò quella nostalgia del finestrino del treno, del viaggio, mentre tutto scorre, come lo era anni  ancora prima,  quando intravedevo i miei progetti, la mia forza, l'entusiasmo,  la testa sul finestrino e   quel paesaggio scorrere nel mio film d' avventure  mancate ed in quelle  vissute.

  

" ….....gli animi più sensibili  percepiscono ben oltre l’apparente  sentire,

 guardare, osservare…

gli animi più sensibili sono quelli che vibrano al più lieve soffio di vento

che sia contrario o propizio ….....  e un niente riesce a ferirli originando

rugiada negli occhi........e questa è la spiegazione di ogni angolo agognato

e trasformato in una sorta di rifugio...

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Scelgo da sempre un angolo chiamato silenzio per ascoltarmi ,   scelgo

un angolo chiamato solitudine per ritrovarmi, ho scelto un angolo in cui

posso guardare l’orizzonte, il rasserenarsi del cielo e il sorgere del sole,

di nuovo,  perché di nuovo sorgerà … devo solo attendere…"

C.

credo che seguirò le orme dei tuoi passi,  in questi giorni di così tanta ansia,

forse la solitudine mi aiuterà maggiormente ad assorbire, digerire questa

per me nuova terminologia così scientifica, mai sentita in passato, mai toccata

con mano, mai così odiata , temuta .  Quando il professore mi comunicava 

questa parola per le corde vocali di mio padre io non capivo  ed  ancora li a

fissarlo negli occhi , cercando di interpretare il senso che volevano trasmettermi.

Gli occhi a volte parlano più delle parole dette e per tutta la notte scorsa non ho

fatto altro che avere la loro immagine impressa  e quello strano termine

rintonarmi nelle tempie .

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Vorrei solo poter dipingere il contorno dei tuoi  occhi,

così,  di blu,  del  loro colore  naturale ,

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e non aver mai conosciuto tale terminologia.

è così . non sarà così.

io  sento così.  appoggerò presto la mia testa su quel finestrino, e

tutto mi scorrerà

e    queste note di  Satie 

 mi faranno da sonora colonna, da viaggio

, di questo scorrere ,

così vicino, così lontano.

R

 

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Un grand merci sir Satie,

pour toutes vos notes que vous nous avez donné

R

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tear drop

Post n°149 pubblicato il 09 Settembre 2009 da david_41

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aufmacher_aida-muluneh

 

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Amore, amore è un verbo

 
Amore è una parola che implica un'azione

Intrepida nel mio sussurro

Dolce stimolo

Mi fa tremare mi rende più leggero

Intrepida nel mio sussurro

Lacrima sul fuoco

Intrepida nel mio sussurro

Nove notti di accadimenti

Fiori neri che sbocciano

Intrepido nel mio sussurro

 

I miei occhi sono d'acqua

Lo specchio più fedele

Intrepido nel mio sussurro

Lacrima sul fuoco di una confessione

Intrepida nel mio sussurro

Lo specchio più fedele .......

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Teardrop on the fire

 
Fearless on my breath

Water is my eye

Most faithful mirror

Fearless on my breath

Teardrop on the fire of a confession

Fearless on my breath

Most faithful mirror

Fearless on my breath

Teardrop on the fire

Fearless on my breath

Stumbling a little

Stumbling a little

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foto: Françoise Huguier

 
 
 

Eagle Man

Post n°148 pubblicato il 07 Settembre 2009 da david_41

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" Chi sa davvero suonare il pianoforte può farlo ad occhi chiusi; la musica non è nelle mani ma nella mente, nei sensi, nell'istinto. Volare “a occhi chiusi”, senza riferimenti tecnologici, era per me passare dal volo matematico al volo istintivo. Dopo la fase delle competizioni ero passato a una fase di transizione, dedicata alla ricerca del record, dal confronto agonistico al superamento del limite. ... avevo capito che bisogna prima superare se stessi. La misura universale è anche misura personale. Così, spostando il mio interesse dal cronometro all'interiorità, cominciai a vivere pienamente la realtà filosofica del volo."

 

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"Molti mi chiedono che cosa mi spinga ad andare sempre oltre. Non è agonismo: con le sfide ho smesso da anni. Non è nemmeno il bisogno di misurarmi con i miei limiti, come a volte ho creduto. No, è  qualcosa di più semplice e intimo: l'istinto di esistere nella natura a modo mio. Un istinto che mi tiene sveglio la notte, che mi illumina e mi entusiasma. Non seguirlo sarebbe tradire me stesso. Se riesco a sentirmi pienamente vivo soltanto immerso in spazi sconfinati, libero nell'aria sopra deserti o ghiacciai, vulcani o pianure, fiumi, mari, montagne, non è  per qualcosa che cerco, ma per quello che sono.

La mia vita, in fondo, è  questo: un grande volo per tornare alle origini,

a uno sguardo di gabbiano

sulle falesie della Normandia."

 

 angelo3

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Vidi
in lui
l’habitat piumato
più amato
del mio gusto giusto per volare,
l’habitat in vetta
di una bellezza
nata ingenua per la vita ristretta.
In lui l’uomo
In lui il fanciullo
cieco di un verziere aureo
e sordo di una laurea,
prestata restata per il mondo
in un domani giramondo
e poi…
là dentro gli animali
uccelli dell’uomo
di un uomo
e il suo affetto.

Angelo ti aspetto
Segnando l’uomo che abita
Sognando secondo la specie…
di esseri liberi
con riserve voliere e viveri.

 Maurizio Spagna

foto: Balthasar Burkhard




Ad un Angelo di cognome D’Arrigo


istruttore della libertà


e messaggero delle nostre aspirazioni…

 

raggiungibili.

    R

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Nadia

Post n°147 pubblicato il 05 Settembre 2009 da david_41

 

 

 

 

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potrebbe

la musica

essere

la

forza più

potente

per  una

globalizazione

dello

spirito

?

 

          R

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Post n°146 pubblicato il 03 Settembre 2009 da david_41

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 il multi-materiale dilaga in ogni corpo

pur rimanendo nascosto all'autoritratto

che ognuno ha del proprio aspetto,

convinto che chi è diverso sia un rischio

per chi uniforme si guardi allo specchio

.

 

 

 

passiamo troppo tempo sul confine che divide

l'io dall'esser altro, provando una sorta di disagio

al passaggio di montagne bianche e nubi nere

(o montagne nere e nubi bianche)

dove nere ovunque s'appoggi incute terrore

Sono sempre io, anche se con qualche tratto diverso

e nelle stanze che raccolgono i giorni che ci rimangono

il tempo non fa differenze: un bianco muore nel buio,

un nero alla luce del sole, per pura compensazione.

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Barbara Pietroni

foto: Eric Marrian

 
 
 

chi sono ?

Post n°145 pubblicato il 31 Agosto 2009 da david_41

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Son forse un poeta?

No, certo.

Non scrive che una parola, ben strana,

la penna dell’anima mia:
“follia”.

Son dunque un pittore?

Neanche.

Non ha che un colore la tavolozza dell’anima mia:
“malinconia”.

Un musico, allora?

Nemmeno.

Non c’è che una nota

Nella tastiera dell’anima mia:
“nostalgia”.

Son dunque…che cosa?

Io metto una lente

Davanti al mio cuore

per farlo vedere alla gente.

Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.

(Aldo Palazzeschi, Chi sono?  in Poemi, 1909)

 
 
 

a Roberto Pinetti

Post n°144 pubblicato il 27 Agosto 2009 da david_41

 

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 Venus da "Venere di Urbino" di  Tiziano.  carb. e agrilici su legno

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 L’Arte visiva, come ogni forma autentica di conoscenza, rimane incomprensibile agli occhi

distratti.  Ciò non perché, come qualcuno crede, snobba la gente comune ma in quanto

prevede un’iniziazione: un prezzo d’impegno e dedizione amorevole da pagare.  Ognuno è

libero di giacere nel limbo della propria indolenza, di credere che gli siano dovute spiegazioni

e facilitazioni ma l’Arte non è intrattenimento. L’Arte è il cuore delle cose e si rivela solo a

chi è disposto a cercare.

.Roberto Pinetti

.

 

 .

eppoi però,

ecco perchè in alcuni giorni invece amo questi luoghi,  ti permettono incontri

impensabili ed appaganti , ti danno l'opportunità di condividere pensieri , passioni

e forse omissioni . Io sono forse nato predisposto ad essere disposto , a questo  

continuo moto ,

cercare.  

Ciao Roberto, tu si che lo sei un  pesce  che vola .. .  .    .      .

 

grazie per  esserti fatto trovare sul sentiero di questo mio  interminabile cammino.

ad maiora

R

 
 
 

un doppio cd in prestito , difficile da restituire

Post n°143 pubblicato il 26 Agosto 2009 da david_41

 

M u z i o , 

 tanto lo sai che siamo ormai come fratelli,

 tutto ciò che  è tuo è anche mio ;)

 

 
 
 

opa cupa

Post n°142 pubblicato il 24 Agosto 2009 da david_41

 

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Sotu-sotu,

mescolando energia e vitalità ,  suggestione di suoni.

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Indiavolate sonorità afro-balcan-jazz, in grado di trasportare l’ascoltatore

nel regno del ritmo più travolgente.

 Un mix di incredibile intensità al quale è davvero per me  impossibile resistere.

Sono gli “Opa Cupa”,  formazione di spicco che raggruppa musicisti di diverse etnie,

tutti coordinati dal leader Cesare Dell’Anna, a mio avviso grande trombettista.

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Sono l’emblema del rinnovamento di una formazione che dal balcan-jazz si sposta

verso la suggestione dei ritmi afro-balcan-jazz.

Ai concerti di “Opa Cupa”,  il cui nome è ispirato ad un grido di esortazione balcanico,

mi è davvero difficile tenere fermi i piedi e le mani:  comincio a ballare,  rapito come per

incanto dall’energia di una musica che arriva dritta al cuore.

Nel corso degli anni sono cambiati alcuni musicisti, altri si sono aggiunti al grande carrozzone

 che ricorda tanto i ritmi magici dell’Orchestra per Matrimoni e Funerali del grande

Goran Bregovic.

Certo è che il talento degli Opa Cupa è cresciuto con loro, in un suggestivo percorso creativo

che vede la fusione di poliedriche personalità all’interno della band.

E l’ascoltatore si trasforma in danzatore,  ritmo magico di un mix sonoro

sempre di incredibile

intensità.

 R

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concertone finale

Post n°141 pubblicato il 22 Agosto 2009 da david_41

 

Angelique Kidjo a.......

 

 <<< . . . e  per saperne di più

 

 

 

 
 
 

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Post n°140 pubblicato il 20 Agosto 2009 da david_41

foglia

 

La comprensione nei miei confronti ammetto che non è una strada asfaltata. Solo chi ha avuto

ed ha la pazienza di conoscermi, anche poco, anche senza  l'esplorare insieme fondali marini e non,  respirando l’ossigeno dallo stesso boccaglio, o anche senza  sfregiarsi  con  gli spigoli vivi della mia corazza,

incunearsi negli angoli più acuti o adagiarsi nelle mie parti corporee più convesse, anche senza

mai  affrontare insieme nessun viaggio  può dire di conoscermi.  Insomma, basta poco per essere

 compreso,  io . Ed è proprio in quel poco che però mi ruota tutto un mondo di semplicità, senza però mai confondere quella semplicità con il semplicismo.

 

 “ Una spiegazione apparentemente semplice può essere solo un’insulsa banalità, un infondato luogo comune, un preconcetto diffuso quanto stupido  o una semplificazione solo apparente che ci viene somministrata per disorientarci, per toglierci il desiderio di capire o di approfondire, la complicazione è quasi sempre stupida, ma  non sempre ciò che sembra semplice è intelligente”.

 

 

 In amicizia  non  chiedo la luna ma solo lealtà;

in amore………

No . Ho promesso a me stesso che questi non sono e mai saranno luoghi per affrontare una parola così grande e però così usata e sbeffeggiata  come fosse carta per l’incarto del pesce.

  Chi conosce la mia forte inclinazione agli antipodi della maligna gelosia, della meschinità, dell’avarizia , del tradimento , sa che su di me può contare per sempre. Sull’amore non ho spiegazioni da dare menchemeno da ricevere.

 . Oggi  è un giorno così, disgusto totale per questi luoghi ,non sempre però,

pregni di una imperante subdola infantile gelosia. Eppure un secolo addietro ne apprezzavo la

dialettica espressiva , gustavo pietanze di chef che credevo davvero veri uomini di vita. Poi però si capisce che la fame a volte può anche tradire, quella fame di  arricchimento di   bellezza, di fini tessiture per trame di amicizia condivisa con reciprocità e/o reciproca  condivisione dell’amicizia, forse  di quella no, non sarò mai sazio ma imparerò però a guardarmi le spalle con occhi di camaleonte.

Sono certo comunque che domani sarò ......

 

ancora più forte.

R

 

 
 
 

notte 18/19 agosto '09

Post n°139 pubblicato il 19 Agosto 2009 da david_41

 .

 

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....  solo chi è stato insieme  ed intorno  a me

potrà capire queste  parole,

poche, che lascio quì ancora con il ritmo che

mi pulsa e il morso che continua a sanguinare.....

Un ringraziamento per la notte memorabile :

-  a ...    Alessandro Coppola (leader dei Nidi d'Arac)

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 a.coppola

 

E' il gruppo tra i più propositivi nel panorama di quella nuova tendenza musicale che, contaminando la tradizione popolare italiana con le nuove tecnologie sulla base di ritmi comuni, è diventato un autentico fenomeno culturale.

La loro musica fa parte di una nuova espressione artistica universale che, grazie alle sue caratteristiche tipiche della modernità, potrebbe portare la cultura popolare salentina ad essere riconosciuta tra le più antiche ed affascinanti culture etniche del Villaggio Globale.

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nidi2

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nidi

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Alla base di questa meticolosa ricerca

"c'è il bisogno di raccontare al mondo di una tradizione musicale, quella del Sud Italia, che è viva e che , attraverso aggiornate formule estetiche vuole comunicare i suoi valori di modernità e universalità."

A.Coppola.

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-  a.......le tarantolate

pizzica3

 

 

pizzica2

 

web 1 1918

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tarantate

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tarantate3

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tarantate2

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- a ............ DJ Click  (direttamente da Parigi)

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dj click

 

.

- ed ovviamente  a........noi , voi ,

essi .

'09 

web 1 1949

 

-  ed anche lei...

ituzza

 

 

alla prossima........

ciao

R

 foto: R

 

 
 
 

tempu de Taranta

Post n°138 pubblicato il 15 Agosto 2009 da david_41

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Tempo di Taranta

 

 

 

 

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 tempu de taranta

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luna quintadecima

Post n°135 pubblicato il 08 Agosto 2009 da david_41

 [

 

  E discorro,  ti guardo, ti osservo,

quieto mi inquieto

Sono appena mutato, temo, fumo

Penso e desidero, veglio e canto,  o forse ululerò

 suono e silenzio,

rumore e pulviscolo  nel raggio lunare di luce

 è piena la luna , è quintadecima vera ...

"u sule se curca e la luna se leva"

Come si può ch'io regga a tanta notte . .   .  ]

 

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 ..o meglio, come ho potuto !

 

 
 
 

Escale à San Gregorio

Post n°134 pubblicato il 06 Agosto 2009 da david_41

web 1 1888

 

 

 In una corona , di mirto raccolto proprio da me

nella macchia  di Torre Pali,  

 il profumo del Mediterraneo, racchiuso .

La stessa che adornava Venere  quando fu eletta la più bella fra le dee.

Felicità senza tempo , dei sensi, sospeso a mezz’aria fra mito e passione, sostenuto dal

riverbero turchese, ora verde ora azzurro intenso,  

una luce avvolgente in cui si incontrano Nereiadi e Sirene…..

Tutto l’incanto dei due mari vive nel viaggio, dall’adriatico allo Jonio e lo sguardo rivolto

a quell’orizzonte , lì  cerco di scorgere sempre quel Mito greco.

Parole ispirate dal più grande dei lussi , il tempo (libero)  ed alla più conturbante

delle dimensioni – l’eternità .

Cerco di seguire  alcuni piccoli principi della filosofia elevata all’arte di vivere,

oggi  si  cerco , 

domani  è sempre un altro giorno.

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web 1 1885

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eppoi  chissà chi avrà dimenticato questi sassi, raccolti con così tanto amore .....

......R

 
 
 

Lindo Ferretti

Post n°133 pubblicato il 05 Agosto 2009 da david_41


L'amore non lo canto...........è un canto

di per sè...........più lo si invoca,

meno ce n'è.

Non bisogna invocarlo, solo saperlo sentire

mettersi in condizione di udire

e lasciarsi trasportare.

L'amore non lo canto...........è un canto

di per sè...........più lo si invoca,

meno ce n'è.

 


 

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l'asceta

Post n°132 pubblicato il 03 Agosto 2009 da david_41

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il maggiolino fachiro

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..... .  .   dovevate vedere quanti spettatori aveva richiamato ed incuriosito

l'asceta,

mantidi, libellule e farfalle, calabroni e vespe, gechi e scarafaggi.

Se solo  mi avessero concesso il permesso al trattamento della loro privacy

e  pubblicare anche le loro foto !

Solo lui, il maggiolino fachiro, umile artista di strada.

Ecco perchè ho sempre avuto una profonda ammirazione per loro,

gli artisti di strada hanno quella pazienza ed umiltà innata ,  sempre in un viaggio continuo,

menti aperte, massima propensione al dialogo con tutte le culture di ogni tribù,

di ogni distretto o contea,

paese , contrada,

frazione o rione , one , ne , e ... .   .     .

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.foto e parole  © 2009

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Giuseppe Ragazzini

Post n°131 pubblicato il 31 Luglio 2009 da david_41

 l'Arte del bacio...........

...........il Bacio dell'arte

 

 

 

 
 
 

Ready Or Not

Post n°130 pubblicato il 30 Luglio 2009 da david_41

 

..........io calcio un ritmo bevendo la luna lucente

 
io povero sorseggio il concreto, per il decesso

 
ma non spolvero, Wyclef è in uno stato di dormiveglia

 
pensando al robbe-RY che ho fatto la scorsa settimana

 
soldi in una borsa, la banca sembra una drago

 
voglio giocare con i pellicani da qui a Bagdad ........

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a Emilio Vedova

Post n°129 pubblicato il 28 Luglio 2009 da david_41

 

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“Il pittore è contemporaneità,  ha due

occhi di lupo che guardano per odiare e amare.

I simboli nel quadro sono

di lotta: coltelli, furia del cavallo allucinato,

braccia spezzate, urli di madre come

sirene di cantiere in allarme.”

.

 

Il carattere di  Emilio Vedova,  balza fuori da queste frasi scritte a proposito  di  Guernica,

famoso dipinto antifranchista di Picasso. Siamo nel 1946 e l’artista, all’unisono col grande

spagnolo, svela un’identica impellente necessità di testimoniare, di colpire.

.

 

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grande forza espressiva, eseguiti con ampie pennellate vere e proprie bordate di colori violenti,

con poche sfumature, che si impadroniscono delle superfici con la loro caotica  disposizione  e 

colpiscono  con una potenza   devastante.

 

 

….abiti completamente macchiati e con la sua lunga barba che lo fa sembrare

guerriero o profeta a seconda delle età.

.

.

 

 

 

“Sento rompersi il ghiaccio in me “

 

 

 

 

Quante frequenze ,  scrive nel

diario ,  più volte con la testa nei sassi,

in un sempre peggio… fra un odore

di fumo, di estate, di latte abbrustolito,

nelle malghe vuote

. Ma anche le giornate di vivide forze, di

nervi e presenze più forti, di una sempre

più chiara coscienza. Lo scendere

a valle, lo scontrarsi e rovesciare il calendario

degli incubi. Dovrei elencare

troppe cose, i rastrellamenti, le ferite,

le fughe, i giorni tragici… Col mio

sacco partigiano riportai una cartella

di disegni, presto quasi tutta dispersa,

dai quali trassi però una serie

di tempere…

.

 

 

 

La pittura è, come la vita, una  nuova scelta, nuova responsabilità.

Niente è facile per me, la mia mano non si muove senza mesi di

studio preparatorio, senza un continuo approfondimento della coscienza.

Emilio Vedova

 

 

 

 
 
 
 
 

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