art needs time

Bogia nèn.


Che si scriva così o no, siamo noi.Evidentemente le alpi ci danno quel senso di protezione che ci permette di salire su un bel trespolo, guardare il mondo con le mani dietro la schiena e giudicare sistematicamente che non va bene nulla.Sta succedendo di nuovo, con le Olimpiadi.Facciamo fatica, tanta, a capire che è un treno che non passerà più da queste parti, ci mancherebbe. Le opere, quelle nuove e quelle vecchie riportate ad un antico splendore, lasciano senza fiato."Ma quanti soldi saranno costati?E dopo? a cosa serviranno? Il solito spreco"Passa la torcia Olimpica, fra un mese la città si riempirà di atleti, si accenderanno le luci del mondo. Non dell'Italia, del mondo. "Ma chiudono le strade, e io come faccio a andare al lavoro?Dovevano organizzarsi meglio".E via discorrendo.L'entusiasmo non deve essere cieco ed acritico, ma santissimo Iddio, ogni tanto un pò di entusiasmo ci deve essere. Poi si tirano le somme, e quello che non è andato bene verrà verificato e vagliato serenamente e severamnete. Sempre che non sia troppo tardi per accorgersi che tutto così schivo non faceva, perchè i treni, anche quelli ad alta velocità, difficilmente tornano indietro.