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  "MERDA   IN   COMUNE  "

Post n°30 pubblicato il 01 Giugno 2007 da painterworld
 

L'amico scultore Giovanni Borgarello, organizza una performances di un giorno sotto riportata.

 

L’opera d’arte "Merda in comune"

L’inaugurazione del 10 giugno avrà luogo a Cambiano, in via D’Ovia, entrando in paese dalla circonvallazione

La scelta dello scenario non è casuale, ma simbolicamente evocativa della capacità del grano di trasformare – riciclandola in messi copiose - la famosa merda di cui il Comune è grande produttore attraverso la nota discarica e gran distributore mediante il mitico sistema fognario, al punto da costituire nei fatti una sorta di record, continuamente migliorato, che prima o poi entrerà di diritto nel libro del Guiness dei primati.

E’ stata infatti ampliata – dopo adeguata rianimazione – la mefitica e mitica discarica e prosegue l’allargamento delle non meno celebri fogne, secondo i ben noti canoni.

L’opera "Merda in comune" si ispirò alla tristissima vicenda della costruzione di una grossa discarica nel territorio comunale destinata a smaltire i rifiuti di molti comuni del chierese e di Carmagnola, a poca distanza da zone residenziali: è costituita da un monolito di pietra con incisa sopra per l’appunto la scritta "merda in comune" su cui campeggiano due statue rappresentanti due individui nell’inequivoca posizione di chi esplica i propri bisogni fisiologici. In molti intravidero – per chissà quale arcano motivo - in costoro le silhoulettes del sindaco Emma Mariotto e del vicesindaco Michele Mammolito, che, a ruoli invertiti, reggono a tuttoggi, con record di longevità cadreghinista, le sorti della giunta municipale: ad alcuni la rappresentazione parve eccessivamente icastica e dal contenuto intrinsecamente troppo crudo.

In realtà essa è più che mai attuale e rappresentativa: infatti la discarica, su cui evidentemente gravitano ingenti interessi, doveva essere da tempo chiusa, mentre è ancora pienamente attiva e si susseguono ampliamenti e rimodellamenti. Vorrei ricordare che l’USL non ha mai dato parere favorevole alla costruzione della discarica, e che il sistema di pretrattamento dei rifiuti, tanto strombazzato dai nostri amministratori, non è mai stato costruito, nonostante siano decorsi oltre dieci anni.Queste sono solo le osservazioni più evidenti, ma tante sarebbero le doglianze da enumerarsi. Probabilmente agli amministratori non interessa affatto la salute dei cittadini, visto che continuano a perseguitare chi, come me, sta dalla parte dell’ambiente e del rispetto delle cose e delle idee altrui: infatti nel dissequestrarmi l’opera che senza diritto alcuno avevano trafugato, mi chiedono ora (sic!) il pagamento dell’affitto per il locale in cui me l’hanno rinchiusa, dopo averla fatta oggetto di vandalismi mediante picconatore varie, il cui effetto malamente hanno cercato di far scomparire con grossolano restauro.

L’opera mi è stata richiesta da molte persone interessate, ma ho voluto che restasse nel luogo dove il diritto di espressione artistica è stato negato, a ricordo di un brutale atto intimidatorio contro il libero pensiero e la libera espressione artistica.

Vi aspetto numerosi per un’inusuale festosa giornata!

Giovanni Borgarello

informazioni :

Tel. studio Borgarello 011 9457302

Privileggi - 339 6589999


gionborg@alice.it / michele@privileggi.it stefanorollero@hotmail.com
:ivi verrà realizzato un itinerario artistico che collegherà la mia scultura "Merda in comune", situata a 200 metri dalla sistemazione originaria, con altre sculture di un gruppo artisti tra cui PRIVILEGGI, AIROLA, CANFARI, ROLLERO, FERRERO, COLANGELO, PALIDDO , tutti attenti alle problematiche dell’ambiente, attraverso un percorso che si snoderà in mezzo ad un campo di grano, per sfociare in un punto di incontro conviviale dove verrà offerto agli ospiti un buon bicchiere di dolcetto ed il famoso "panis et perna" (pane e salame) della miglior tradizione rusticana.
,
scultura da me realizzata nel 1996 verrà ripresenta al pubblico il 10 giugno 2007 dalle ore 10 fino all’imbrunire dopo l’abbattimento perpetuato dall’Amministrazione di Cambiano dieci anni fa. E’ stata restaurata (malamente) su iniziativa della giunta, dopo la lunga vicenda giudiziaria intrapresa dall’allora sindaco Emma Mariotto nei miei confronti con l’accusa di vilipendio e che mi ha visto assolto con formula piena con sentenza passata in giudicato a seguito del pronunciamento della Corte d’Appello di Torino.

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con_fine_arte
con_fine_arte il 30/10/07 alle 08:18 via WEB
Ciao. Ti consigliamo questa interessante mostra a Torino: Il Nome Il Branco - Artista: Maria Micozzi - A cura di: con-fine-terres d’aventure - Dove: Palazzo Capris di Cigliè, Via S. Maria, 1 – Torino - Quando: 10-18 Novembre 2007 - Inaugurazione: Sabato 10 Novembre ore 18.00 - Orari: Tutti i giorni ore 10-12 e 16-19.30 o su appuntamento. - Sito: www.con-fine.com/mariamicozzi - Info: info@con-fine.com La mostra, a cura di con-fine - terres d’aventure, è una tappa del viaggio intrapreso da Maria Micozzi intorno al complesso tema della violenza sulla donna, alla ricerca delle radici in un rimosso, in un tabù primario che entra nei diversi modelli con i quali la cultura ha strutturato e continua a strutturare i bisogni di potenza e di controllo nei due sessi. Se lo stupro è una violenza che fa spavento alle vittime è, prima ancora, un atto che trae la sua capacità disgregante dalla paura dell’impotenza che cova nell’aggressore stesso. Quando il senso d’inadeguatezza diventa insopportabile l’io deve sputarlo fuori e allora lo proietta sulla donna desiderata che è sentita colpevole di attentare al potere di controllo del desiderante. I lavori esposti (quadri, istallazioni e video) sono opere dense di significati che, attraverso un dialogo silenzioso con i loro fruitori, esprimono la necessità di ritrovare nel quotidiano il modo più appropriato per affrontare il tema della violenza al di là dell’inadeguata informazione dei media che, anche se continuamente attraversati da fatti di stupro, dimostrano la difficoltà intrinseca di parlarne, reificandone la natura anche in presenza di morbosi scavi voyeristici. Questo evento vuole spingere a toccare profondamente la quotidianità nella sua interezza e difficoltà, attraverso un linguaggio universale come quello dell’arte e la forza di un’artista di notevole spessore poetico e filosofico quale è Maria Micozzi. Non mancare. Per ulteriori informazioni o per vedere alcune opere in anteprima www.con-fine.com/mariamicozzi
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