Vita quotidiana...

Una serata al calcio-balilla... (era ottobre 2005)


Venerdì sera improvvisamente uno dopo l'altro han tirato il pacco i nostri due consueti avversari di gioco: l'influenza comincia a colpire. A questo punto, io e il mio collega, siam rimasti di punto in bianco senza un programma per la serata. Decidiamo perciò di andare in un locale in zona dove c'hanno detto che giocano a biliardino a buon livello (grazie Alessandro, mi spiace non averti chiamato ma, come scritto prima, tutto è successo all'ultimo minuto!). Arriviamo dopo un po' in questo paesino e cominciamo a cercare il bar. Ricerca non particolarmente difficile visto che non è proprio una metropoli eheheh. Da fuori buttiamo l'occhio dentro: c'è una bella vetrata che ci permette di vedere 4 biliardini ed un certo numero di persone che sembrano appena arrivate. Seconda visione: un tipo rotondo che tira fuori asciugamano e bottiglietta di Gatorade. Io ed il collega ci guardiamo negli occhi: "'Sti qua fanno sul serio!". Poi uno alla volta notiamo anche gli altri. Minchia! Sembra un bar malfamato di una vecchia città di mare: tutta gente dai 30 in sù, abbigliamento sportivo/trasandato, qualche faccia poco raccomandabile! Ci riguardiamo negli occhi: "Ma che entriamo?". Decidiamo di farci un paio di partite tra noi e poi dare un'occhiata alle partite di questi tipi. Facciamo in tempo ad entrare e ad appoggiare i giacconi, che subito ci "abbordano" per farci partecipare ad un torneo improvvisato al momento: 10 euro a coppia! Gentilmente facciamo presente che siamo due schiappe e che al limite sarà per un'altra volta. Iniziamo così a fare due colpi tra di noi su un biliardino FAS super-oleato con stecche che quasi ci sfuggono, cavolo siamo abituati ad un vecchio Garlando da bar che abbiamo oliato noi 4 clienti! Continuiamo però a guardare questi tizi, cominciamo a sentirci un po' meno pesci fuor d'acqua e costoro sembrano meno pericolosi di quanto temevamo. Tra questi spiccava una coppia di 50enni (almeno ad occhio sembrava così): il portiere con occhialetti e sguardo che lasciava intuire a problemi di vista, l'attaccante alto 1 e 60, capelli fin quasi alle spalle biondi, tipica faccia da irlandese che trovi nei pub, pantaloni della tuta da ginnastica e maglietta stile pallacanestro! Proprio da vedere! Incominciano finalmente a giocare, noi smettiamo e cominciamo a sbirciare prima da lontano, poi vedendo che sembra non dar loro fastidio, sempre più vicini. Minchia (2)! E' un tale turbinio di colpi da una parte e dall'altra che inizialmente non riusciamo quasi neanche a capire dove va la pallina! Bastonate dalla difesa, difese quasi insormontabili, palline che volano fuori dal campo... spesso, direi quasi esageratamente: è quasi più il tempo sprecato per raccogliere le palline sparate fuori che non quello di gioco. Spero dipenda anche dal tipo di biliardino. Sinceramente come gioco restiamo abbastanza delusi, visto che ci aspettavamo di vedere qualche colpo particolare, qualcosa di nuovo per noi. Alla fin fine la differenza abissale (col nostro gioco da principianti) sta nel loro ritmo di gioco elevatissimo, nella potenza dei tiri (mi sa che dobbiamo passare in palestra), nella difesa e nella copertura degli attaccanti che rendevano le porte quasi inviolabili. Il nostro giudizio sui giocatori comincia a cambiare: aldilà delle ripetute, e sembra per loro abituali, esclamazioni molto colorite, non una polemica con l'avversario di turno, non una arrabbiatura col compagno di squadra. Questi giocano proprio per il gusto di giocare: testa bassa ed energie profuse sulle stecche. Abbiamo molto da applicarci, ma soprattutto... dobbiamo imparare che una delle armi di gioco è la serenità, il rispetto reciproco e la mancanza di tensioni nella coppia (mi sembra quasi di parlare di marito e moglie!).