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ascensore sicuro ?

Post n°8 pubblicato il 25 Luglio 2009 da f.mariano77
 

il tuo ascensore è sicuro?

 

La sicurezza degli ascensori è un aspetto da non sottovalutare. Sempre più spesso si ha notizia di inci­denti causati dalla vetustà e dalla mancanza di controlli efficaci, l’ultimo il 26 Aprile 2001 a Tor Bella Monaca a Roma

L’uso dell’ascensore non è più un lusso per pochi privilegiati, ma è indispensabile per l’abitabilità e la fruibilità di moltissimi edifici. È pertanto necessario analizzare l’aspetto della sicurezza dell’esercizio degli ascensori e trarne suggerimenti costruttivi.

L’Italia è il paese che, in tutto il mondo, ha il maggior numero di ascensori; circa 700.000 contro i 650.000 degli U.S.A.

Fino agli anni ’80 gli ascensori italiani erano anche fra i più sicuri in esercizio.

In Italia, nella costruzione, nell’installazione e nella manutenzione degli ascensori,  lavora il più grande numero di addetti e di imprese al mondo.

Il segreto di questi primati è nella serietà e nell’impegno con cui gli operatori del settore hanno lavorato nel ri­spetto di leggi che, in costante evoluzione sin dagli anni trenta, garan­tivano la sicurezza degli utenti.

Quattro le specificità del sistema ascensori in Italia nei trascorsi sette decenni:

1.    Gli ascensori erano controllati, dal progetto all’installazione e durante l’esercizio, almeno una volta all’anno fino agli anni ’80, da ingegneri iscritti in un apposito elenco annualmente ap­provato dal Mi­nistero dei LL.PP

2.    La manutenzione degli ascensori è affidata a ditte specializzate che operano con perso­nale munito di certificato di abilitazione.

3.    Le norme tecniche, per i nuovi impianti, sono state tenute aggiornate agli sviluppi tec­nolo­gici; gli ascensori esistenti venivano adeguati all’evolversi delle misure di sicu­rezza, con programmi definiti e certi e, fino al 1994, senza proroghe concesse per ma­scherare inefficienze o ben noti errori di programmazione.

4.    L’esame dei progetti, il collaudo e la verifica annuale erano occasione di incon­tro e di col­labora­zione fra gli ingegneri addetti ai controlli ed il personale delle ditte che ope­rano sugli ascensori; questo portava ad una diffusione della cultura di pre­venzione antinfortunistica che non si incontra in nessun altro settore di attività in Italia.

Nell’ultimo decennio questo sistema, per l’incremento rapidissimo del numero degli ascensori e delle ditte del settore e per mancanza di personale da parte degli enti preposti si è sgretolato raggiungendo il collasso in qualche regione ed in moltissimi comuni.

L’Europa ci è venuta incontro con un sistema nuovo in cui i sudditi diventano cittadini e si assumono le proprie responsabilità; lo Stato italiano, nel recepire la Direttiva Ascensori 95/16/CE, ha emanato il DPR 30.04.1999, n° 166 che individua il proprietario come unico responsabile dell’esercizio dell’ascensore e definisce i doveri del proprietario e degli altri operatori.

1.    Il proprietario di un ascensore deve:

1.1.  affidare ad una ditta specializzata la manutenzione dell’ascensore e le verifiche se­mestrali pre­scritte dalle norme;

1.2.  provvedere alle riparazioni o sostituzioni, segnalate dal manutentore, e fermare l’ascensore in caso di pericolo;

1.3.  sottoporre ogni due anni l’ascensore alla verifica da parte di un Ente o di un Organi­smo Notifi­cato, che accetti l’incarico;

1.1.  esporre nella cabina dell’ascensore il nome e l’indirizzo dell’Ente o dell’Organismo in­caricato; non basta dare l’incarico, l’Ente, o l’Organismo, deve dare l’accettazione dell’incarico;

1.2.  assicurare la regolarità e la disponibilità del libretto dell’ascensore, informando il Co­mune di com­petenza di ogni eventuale variazione.

2.    Le ditte di manutenzione devono fare la manutenzione periodica, annotare sul libretto le verifiche se­mestrali prescritte dalle norme e dare l’assistenza all’Ente o all’Organismo per l’esecuzione delle verifiche periodiche.

3.    L’Ente, o l’Organismo Notificato, deve eseguire le verifiche periodiche e rilasciare al pro­prietario ed al manutentore il relativo verbale; in caso di esito negativo deve darne comunicazione al Comune per i provvedimenti di competenza.

4.    Il Comune, competente per territorio, deve disporre il fermo dell’ascensore, quando è in­formato di una situazione di pericolo, fino alla data della verifica straordinaria con esito positivo.

Il nuovo regolamento è entrato in vigore il 25 giugno 1999.

Quanti sono i proprietari che hanno affidato il controllo degli ascensori ad un Ente o ad un Organismo Notificato?

Quanti sono i proprietari che per riparare o sostituire apparecchiature obsolete aspettano che l’ascensore si fermi? o sia fermato da un organismo di controllo?

A Roma sono in esercizio degli ascensori senza controllo dal 1986!

La sicurezza così è diventata anche negli ascensori un fatto sociale, il proprietario che ha disponibilità si è fidato del manutentore ed ha tenuto l’impianto in sicurezza, quello che ha minori disponibilità aspetta che l’ascensore si fermi per farlo riparare, sperando che non ci siano incidenti; dai giornali ap­prendiamo chi sono questi ultimi!

Quali i rimedi?

1.    Affidare la manutenzione dell’ascensore al costruttore dell’impianto, almeno per i primi tre anni d’esercizio, o ad una ditta specializzata di assoluta fiducia.

2.    Far eseguire le verifiche periodiche biennali dall’Ente pubblico, se ciò non è possibile, rivolgersi ad un Organi­smo notificato di fiducia, meglio se accreditato anche dal Sincert (Sistema Nazionale di accreditamento Or­ganismi di Certificazione, che in Italia accredita gli Organismi autorizzati a rilasciare le Certificazioni di Qualità a norme ISO 9000),  che dia all’utente ed al manu­ten­tore garanzia di indipendenza e di trasparenza.

3.    Controllare almeno ogni sei mesi che il manutentore e l’Organismo abbiano assolto i loro compiti, veri­ficando la regolarità del libretto dell’ascensore.

Come si può vedere cose semplici, che non comportano aumenti di spese e che richie­dono un minimo di sensibilità al problema e la presa di coscienza delle proprie respon­sabilità per la sicurezza comune.

L’appello è esteso anche ai manutentori ed agli Organi di controllo, perché tengano vivo quello spirito di “collaborazione tecnica” che è stato strumento di diffusione della cultura della prevenzione,  fra tutti gli operatori del mondo dell’ascensore, e che è vanto degli ascensoristi italiani.

 

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