Saltate le scadenze per il passaggio anticipato al digitale terrestre nelle due regioni Sardegna e Val D'aosta, ora si ragiona su una nuova data. Ma le speranze sul DTT nuotano ancora in acque agitate. Sul versante del digitale terrestre e del primo switch off sperimentale nelle due regione buone notizie proprio non ce ne sono.Tuttavia sono saltati i termini di gennaio e quelli di marzo che avrebbero dovuto segnare la morte dell'analogico nelle due regioni. Ora si attende l'ennesima scadenza (fine di luglio 2006). Da agosto, dunque, i normali televisori sprovvisti di decoder saranno "accecati". Ma sono in pochi al momento pronti a scommettere sul verificarsi dell'evento.Le ragioni dei continui rinvii sono molteplici e non sono solo di ordine tecnologico: la questione si impantana ogni giorno di più per ragioni strettamente locali, di intrecci e interessi, di lobby o più semplicemente di politica locale. Cagliari, ad esempio, è servita da 2 postazioni ripetitrici, le quali trasmettono programmi rai differenti. Una postazione, Cagliari nord, irradia canali rai tematici ma non le tre reti rai, l'altra il contrario. Ma la cosa che salta di più all'occhio è se val la pena gravare sul bilancio dello stato con la spesa di contributi per l'acquisto del decoder? E cosa faranno quelli che non se lo possono permettere? Val la pena ricordare che il decoder lo si può utilizzare solo per una tv, e le altre? Comunque sia non può competere con la interattività che offre il Web!
Grande fallimento per il digitale terrestre.
Saltate le scadenze per il passaggio anticipato al digitale terrestre nelle due regioni Sardegna e Val D'aosta, ora si ragiona su una nuova data. Ma le speranze sul DTT nuotano ancora in acque agitate. Sul versante del digitale terrestre e del primo switch off sperimentale nelle due regione buone notizie proprio non ce ne sono.Tuttavia sono saltati i termini di gennaio e quelli di marzo che avrebbero dovuto segnare la morte dell'analogico nelle due regioni. Ora si attende l'ennesima scadenza (fine di luglio 2006). Da agosto, dunque, i normali televisori sprovvisti di decoder saranno "accecati". Ma sono in pochi al momento pronti a scommettere sul verificarsi dell'evento.Le ragioni dei continui rinvii sono molteplici e non sono solo di ordine tecnologico: la questione si impantana ogni giorno di più per ragioni strettamente locali, di intrecci e interessi, di lobby o più semplicemente di politica locale. Cagliari, ad esempio, è servita da 2 postazioni ripetitrici, le quali trasmettono programmi rai differenti. Una postazione, Cagliari nord, irradia canali rai tematici ma non le tre reti rai, l'altra il contrario. Ma la cosa che salta di più all'occhio è se val la pena gravare sul bilancio dello stato con la spesa di contributi per l'acquisto del decoder? E cosa faranno quelli che non se lo possono permettere? Val la pena ricordare che il decoder lo si può utilizzare solo per una tv, e le altre? Comunque sia non può competere con la interattività che offre il Web!