C'era da aspettarselo, la campagna informativa delle reti Mediaset finalmente è stata fermata. E chiaro che nei giorni scorsi l'organismo di garanzia aveva già rivolto alle emittenti televisive nazionali un invito alla "corretta applicazione delle disposizioni in materia di comunicazione politica contenute nel regolamento emanato dall'Autorità per il referendum". Ma mediaset ha ritenuto, come è suo solito, infischiarsene e fornire contenuti palesemete faziosi e talmente illegali da far scaturire una diffida da parte del garante delle Comunicazioni...<>Questo sempre per la prepotenza ed arroganza del cavaliere, che spero non riesca ad incantare la coscienza degli italiani. La bramosia del potere assoluto, la volontà di accentrare quanto più poteri in un solo uomo. Nel caso della vittoria del si, si avrebbe accentrato tutto nelle mani del primo ministro. Insomma si ritornerebbe ad un regime totalitario dove la demograzia avrebbe solo un ruolo meramene letterario-folkloristico. Ci stiamo ancora fasciando le ferite di 5 anni di mal governo, che hanno portato le casse dello stato sul lastrico. ''Indegno di essere italianochi voterà no al referendum'' ha dichiarato a Roma Silvio Berlusconi, e inoltre "Nessun italiano può sentirsi degno di essere tale se domenica non sarà andato a dare il proprio sì alla Riforma,...a me suona denigratorio che vi voterà no al referendum, ne più ne meno del ''non saranno cosi coglioni...''. Lo stile del cavaliere non si smentisce mai, prima lancia la sassata, poi l'indomani spiega che non era intesi cosi, ma ...infatti oggi arriva puntulae che il suo indegno era rivoloto a chi non andava a votare. Ma che gioco è? Offende gravemente l'ntelligenza degli italiani, perchè non solo questo giochino delle affermazioni intimidatorie e delle smentite postume sono scorrette, ma addirittura infantili. Il tenore della campagna referendaria a roma continua cosi...(lascio a voi i commnenti, io mi arrendo) "Vi faccio una domandina semplice semplice e voglio una risposta franca: volete morire comunisti?" Il "noooo!" è stentoreo e allora Berlusconi, dopo aver commentato "Lo sospettavo", dopo il terrore del comunismo, la teoria dei brogli elettorali, l'occupazione delle istituzioni da parte della sinistra e l'insulto agli elettori dell'altra parte. Per concludere però, con un'inattesa apertura: sì al dialogo se la legge sulla devolution non sarà accantonata dal referendum. Su canale 5 continua...<<"Mi riferivo a chi non va a votare. Chi non va a votare penso che non possa ritenersi cittadino italiano al cento per cento. Un cittadino italiano deve sentire il dovere di partecipare all'ammodernamento dello Stato". Berlusconi ripete il concetto usato oggi: "Ho solo detto: "non credo che guardandosi allo specchio qualcuno possa essere orgoglioso di non aver partecipato all'ammodernamento dello Stato". Tutto qui. Questa è la mia opinione. Mi spiace se sono stato interpretato in modo diverso". >>
Garante blocca gli spot di Mediaset - il cavaliere ruggisce <>
C'era da aspettarselo, la campagna informativa delle reti Mediaset finalmente è stata fermata. E chiaro che nei giorni scorsi l'organismo di garanzia aveva già rivolto alle emittenti televisive nazionali un invito alla "corretta applicazione delle disposizioni in materia di comunicazione politica contenute nel regolamento emanato dall'Autorità per il referendum". Ma mediaset ha ritenuto, come è suo solito, infischiarsene e fornire contenuti palesemete faziosi e talmente illegali da far scaturire una diffida da parte del garante delle Comunicazioni...<>Questo sempre per la prepotenza ed arroganza del cavaliere, che spero non riesca ad incantare la coscienza degli italiani. La bramosia del potere assoluto, la volontà di accentrare quanto più poteri in un solo uomo. Nel caso della vittoria del si, si avrebbe accentrato tutto nelle mani del primo ministro. Insomma si ritornerebbe ad un regime totalitario dove la demograzia avrebbe solo un ruolo meramene letterario-folkloristico. Ci stiamo ancora fasciando le ferite di 5 anni di mal governo, che hanno portato le casse dello stato sul lastrico. ''Indegno di essere italianochi voterà no al referendum'' ha dichiarato a Roma Silvio Berlusconi, e inoltre "Nessun italiano può sentirsi degno di essere tale se domenica non sarà andato a dare il proprio sì alla Riforma,...a me suona denigratorio che vi voterà no al referendum, ne più ne meno del ''non saranno cosi coglioni...''. Lo stile del cavaliere non si smentisce mai, prima lancia la sassata, poi l'indomani spiega che non era intesi cosi, ma ...infatti oggi arriva puntulae che il suo indegno era rivoloto a chi non andava a votare. Ma che gioco è? Offende gravemente l'ntelligenza degli italiani, perchè non solo questo giochino delle affermazioni intimidatorie e delle smentite postume sono scorrette, ma addirittura infantili. Il tenore della campagna referendaria a roma continua cosi...(lascio a voi i commnenti, io mi arrendo) "Vi faccio una domandina semplice semplice e voglio una risposta franca: volete morire comunisti?" Il "noooo!" è stentoreo e allora Berlusconi, dopo aver commentato "Lo sospettavo", dopo il terrore del comunismo, la teoria dei brogli elettorali, l'occupazione delle istituzioni da parte della sinistra e l'insulto agli elettori dell'altra parte. Per concludere però, con un'inattesa apertura: sì al dialogo se la legge sulla devolution non sarà accantonata dal referendum. Su canale 5 continua...<<"Mi riferivo a chi non va a votare. Chi non va a votare penso che non possa ritenersi cittadino italiano al cento per cento. Un cittadino italiano deve sentire il dovere di partecipare all'ammodernamento dello Stato". Berlusconi ripete il concetto usato oggi: "Ho solo detto: "non credo che guardandosi allo specchio qualcuno possa essere orgoglioso di non aver partecipato all'ammodernamento dello Stato". Tutto qui. Questa è la mia opinione. Mi spiace se sono stato interpretato in modo diverso". >>