asmodai

"Eddue" nel senso che questo è il mio secondo blog.

E dire che una volta avrei ritenuto improbabile averne uno...

E, invece, (ai)eccome (aq)qua.

Se però il mio blog di partenza (di cui qua spiaccico il link:

http://asmodeo.blog.lastampa.it/

là!), dicevo, se però il mio blog di partenza è (vuole essere, da ora in poi), una cosa più ponderata e seria (diciamo, visto che mi piace scrivere, ponderata e seria da un pdv "artistico"), questo sarà più uno "sfogatoio".

Tipo: oggi ho le pelotas parecchio girate.

Epperché, direte voi?

(se non lo dite fa lo stesso, non mi offendo)

Perché questa mattina, su Specchio (l'inserto gratuito del sabato de "La Stampa") ho letto un articolo che mi ha profondamente intristito, e, in più, mentre venivo in ufficio (perché sì, per la pupazza, sono in ufficio), ho ascoltato delle notizie in radio che mi hanno intristito ancor di più.

Quindi:

1) L'articolo che mi ha intristito è quello inerente allo sfruttamento  - del tutto - lasciatemi rilevare sconsiderato che l'uomo (e le donne: questa è una forma retorica che alla fine discrimina noi maschietti) ha fatto e sta facendo della natura, dimostrato dalle tremende foto satellitari pubblicate appunto su Specchio (tipo: i ghiacci del Kilimangiaro svaniti; la foresta amazzonica che sta venendo spolpata; l'urbanizzazione con conseguente cementificazione di ampie zone della Cina, che - provare a leggere l'articolo per credere - hanno perfino alterato la linea costiera della Cina stessa).

Permettetemi l'osservazione catastrofista: se abbiamo, in un venticinque anni circa, così fracassato e scempiato il nostro pianeta, facendo in un battere di ciglia ciò che ha richiesto tempi geologici, per quanto riguarda noi altri - noi la razza umana, intendo - la veggo assai buia;

2) la notizia radiofonica numero 1) che mi ha abbattuto è quella sull'omicidio Fortugno, a Locri: nel 2005 Franceso Fortugno fu ucciso dalla mafia. Cos'è che mi ha intristito, però? Sentire che, per quasi un anno, i fascicoli relativi alle sue denunce fossero stati insabbiati, e che adesso siano - per chissà quale motivo - miracolosamente riapparsi. Posso dirlo: certe notizie (e, di riflesso, certe persone, certi fatti, certe attitudini) non possono che intristirmi, perché, a me almeno, lo schifo mi intristisce (il mandante fu il titolare della ASL che Fortugno denunciò, tanto per gradire!);

3) la notizia radiofonica numero 2) che mi ha abbattuto parimenti, è quella relativa a quel ragazzo di 21 anni ucciso a Costa Rica per un computer portatile. Era pronto ad iniziare un'attività imprenditoriale quando si è imbattuto in qualcuno che (dei letami umani, lasciatemelo dire), ha pensato che non era sufficiente rapinarlo, spaventarlo e, magari, anche ferirlo (Che diamine! ti stiamo solo rapinando! te ne vuoi stare zitto e fermo?!): no, ha pensato di freddarlo. Alla famiglia vanno le mie - inutili - condoglianze. A livello di considerazione generale, di nuovo, lo schifo mi sommerge. Lo dico senza tema di fare affermazioni esagerate: io la mentalità criminale la capisco. Avendo avuto in passato (grossi) problemi di addiction, so benissimo dove può portare la mentalità del “voglio tutto, e lo voglio ora”, ma certe porcherie proprio mi sfuggono. Uccidere per un furtarello dappoco non è cool; non ha dignità; non è furbo; non paga. Preferisco di gran lunga il grande criminale che, per giungere ai suoi scopi, non fa del male a nessuno a questi ladri di pollame che, per pochi soldi, arrivano a decidere che non solo sia auspicabile, ma sia ammissibile, uccidere qualcuno a sangue freddo.

Che dire?

Speriamo che la sorte riservi loro – o a qualcuno che gli è caro – lo stesso trattamento che loro hanno riservato a Giorgio Gallo.

Over,

Dave.