dedicato a te.......

pensando a


Tu vivevi del mio amore, io ero capace di sopravvivere col mio, in mancanza del tuo. Non m'importava delle Rose rosse, dei baci rubati, delle carezze amabili che si scambiavano le coppie comuni. Avevo il tuo sguardo sostenuto che vagava sul mio corpo, i tuoi occhi scuri e profondi che indugiavano sulle mie labbra e poi scendevano sul mio collo bianco. Avevo le tue mani grandi e le tue dita calde e affusolate, che raramente si spostavano dal loro solito luogo, stese lungo i fianchi, calme. Quei pochi attimi in cui mi toccavi e sceglievi me, mi bastavano come quando stai risalendo a riva e l'ossigeno sta per abbandonarti, i polmoni rischiano di scoppiarti nel petto e il cuore accelera la sua corsa, arrivi in superficie e respiri tutto quello che c'è da respirare. Il più possibile. Disperatamente. Le tue attenzioni erano come quella boccata d'aria, arrivata un secondo prima di morire, a salvarmi la vita. Ma che non serviva a farmi vivere in eterno. Me ne facevo una ragione comunque, credo. Tu, invece, sciabordavi nelle mie attenzioni, lambivi il mio amore per te e ne traevi linfa vitale. Ti aggrappavi ad ogni mio gesto dedicato a te, ad ogni mio sussurro verso di te, od ogni piacere provocatomi dal tuo corpo, ad ogni risata, ad ogni sorriso che espandevo e ti donavo, dimoravi completamente nella mia mente, nel mio cuore. Agli antipodi tutto ciò mi faceva sentire importante, fondamentale. Fino ad accorgermi che eri solo un'egoista con il fascino da uomo vissuto ed elegante che però non trovava pace in amore. Prima di me, e fin quando non capii che avevo bisogno anch'io d'attenzioni. Adesso dimmi come farai, perché ho deciso che il mio amore me lo tengo stretta