Sarcophaga Carnaria

Moustaches à la Gurdjieff e la verità negli occhi delle donne di Schiele


  Buon natale a tutti. Quelli buoni e quelli brutti. Buon natale a chi non lo festeggia ma fa lo stesso il giro in Duomo e ai cinesi che scaricano panettoni Motta dal loro Q7; a chi oggi si è regalato un'altra dose e alla signora che attraversava via Manzoni con la pelliccia di ermellino, la gonna rossa a quadri bianchi, scarpe Louboutin e collant bianchi Boule de neige; a chi si abbraccia per farsi un selfie cercando di inquadrare Duomo con albero di natale e Galleria e a chi cerca di vendere i bastoni per i selfie e pensa all'amore che lo aspetta in Sri Lanka; a chi anche oggi si è vestito con sneakers, jeans e piumino e chi si è vestito da festa, ma portava in giro i regali nella solita bustina gialla dell'Esselunga; al trans che attraversava via Turati, in pieno giorno, cercando di rimanere in piedi su degli stivali con tacco dodici e indossando una minigonna di due taglie in meno di quanto consenta il comune senso del pudore; a quanti si fermavano a guardare il culo nudo del trans pur sapendo che fosse il culo del trans; ai neri che cercavano di vendermi l'ennesimo libro su Mandela continuando a dirmi: ”Io sono bravo, Io sono bravo, Io sono bravo” e hanno ricevuto ancora una volta un sorriso, una stretta di mano e gli auguri di Buon Natale e a tutti i ragazzi di Save the children, Unicef, Greenpeace e Lotta comunista ai quali regalo le stesse cose; a chi ha viaggiato da Suzzara a Chiavenna con il treno regionale e a chi ha prenotato un mese prima per andare a Cortina per paura di non trovare posto anche se la neve non c'è; alla signora con lo smalto dorato che ieri ha speso centosettanta euro e sessantacinque centesimi all'Esselunga e al tizio che era in coda dietro di lei che ha mangiato un tubo di Pringles in attesa che la cassiera finisse il conto della signora con le unghie dorate; a chi fa la coda chilometrica da Luini e ai genitori che accompagnano le ragazzine per fare la fila chilometrica da Abercrombie; a chi anche questa sera entrerà in un club privè e a chi anche questa sera fumerà l'ennesima sigaretta guardando fuori dalla finestra; a chi ha regalato l'ennesimo libro di Sgarbi, ma non conosce “L'annuciazione” di Arasse e a chi ha preferito la pinacoteca di Brera alle mostre di Palazzo Reale. Tanti auguri di buon natale anche a me che, nonostante questa città sembri fatta di tempoèdenaro, mi ostino a voler fare il flâneur e con un Borsalino Marengo e i baffi alla Gurdjieff ricambio i sorrisi delle signore. A me che, ieri, dopo aver camminato per un'ora, ho deciso di entrare al Libraccio per regalarmi l'ennesimo libro usato. Ho preso “Glissements progressifs du plaisir” di Alain Robbe-Grillet e mentre rientravo a casa pensavo che sarebbe stata la giornata giusta per una bella scopata. Ma entrato in casa ci ho ripensato, ho preparato un the al gelsomino, ho aperto Tolstoj di Pietro Citati e ho ripreso a leggere da dove mi ero interrotto. A me che credo che il segreto dell'amore sia racchiuso negli sguardi delle donne ritratte da Schiele, ma anche un po' nel gusto di chi ha inventato l'himbeer harmony.A perfect day Elise