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Tragedia!


Tragedia al largo al largo di Lampedusa. Centocinquanta migranti risultano dispersi, secondo fonti della Guardia costiera, a seguito del ribaltamento di un barcone durante le operazioni di soccorso. Quarantasette finora le persone recuperate. Duecento migranti, di probabile provenienza tunisina, sono cadute in mare da un barcone nel canale di Sicilia, circa 39 miglia a sud ovest dell'isola. L'unità aveva chiesto soccorso tramite telefono satellitare durante la notte alle autorita' maltesi e, su richiesta di queste, erano partite da Lampedusa due motovedette delle Capitanerie di porto e un elicottero della Guardia di finanza. Giunta sul posto alle 04:00 circa di questa mattina la prima delle motovedette ha intercettato il barcone alla deriva in una situazione di grave pericolo. Il mare molto agitato (forza 4) e la concitazione a bordo del barcone hanno reso vano ogni tentativo di trarre in salvo i migranti finiti in acqua. Il buio e le avverse condizioni meteo rendono difficili le operazioni di ricerca dei naufraghi, che stanno impegnando le stesse motovedette e un peschereccio dirottato sul posto dalle Capitanerie di porto. Dopo molte ore di negoziato, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha firmato oggi a Tunisi un accordo con la Tunisia in materia di immigrazione. Il governo italiano e quello tunisino hanno sottoscritto un "processo verbale, un accordo tecnico", sulla gestione della vicenda immigrati che prevede "anche il rimpatrio di cittadini dei due Paesi che si trovino in situazione di irregolari". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, durante una breve conferenza stampa all'ambasciata d'Italia a Tunisi. Maroni non ha fornito molti dettagli sui contenuti dell'intesa e ha spiegato che "domani illustrero' l'intesa alla riunione del Conmitato dell'Unita' di crisi".