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TOTTI IL CATTIVO, CAMMELLO IBRA IL BUONO...


Oggi il verdetto del giudice sportivo su Totti: rischia tre giornate. Da Riva a Cobolli Gigli, da De Laurentiis a Boniek, l'Italia del calcio cerca e trova ragioni per giustificare la reazione del Capitano. Veltroni: «Vive un dramma familiare». La Sensi continua la sua politica del "non rompere le palle ai potenti" e si dimostra inflessibile: «Reazione ingiustificata, la squalifica gli farà bene». Ma la foto sopra dimostra che dopo la gomitata non c'è stata alcuna violenza. Foschi: «Una gogna mediatica inaccettabile»La maggior parte del mondo del calcio, si schiera al fianco del Capitano. Dirigenti e Presidenti di Club concordi nel dire che: «La sua è stata una normale reazione umana ad un vero pestaggio subito»«Totti, hai ragione: non era rosso» dice Cobolli Gigli, mentre Albertini dice che: «Bastava il giallo». De Laurentiis: «Ayroldi ha avuto un calo di zucchero che non gli ha portato abbastanza sangue al cervello». Branca: «Parliamo di un ragazzo serio. Ci vorrebbe più comprensione in questi casi».Riva: «Chi giudica e condanna non sa cosa vuol dire prendere un calcione o una gomitata in faccia». Donadoni: «Se ha sbagliato pagherà, ma il gesto fatto non mi sembra così violento».Abete: «Ci sono giornate sì ed altre no, ma un episodio non cambia la storia di un simbolo». Anche il presidente del Livorno Aldo Spinelli spende parole d'elogio nei confronti del Capitano: «Certe reazioni di Totti vanno anche capite. Lui è un grande campione che prende tanti calci». Si unisce al coro Massimo Cellino: «E' un episodio veniale - argomenta il presidente del Cagliari - Ayroldi avrebbe potuto ammonire Totti e Galante e sarebbe finita lì. Spesso gli arbitri hanno paura che le cose degenerino in campo e per questo prendono questo tipo di decisioni. Ci sono episodi molto più gravi che sfuggono ogni domenica all'occhio arbitrale. Se però ci mettiamo a criticare gli errori arbitrali di quest'anno, cosa dovremmo dire allora degli anni passati?».Intanto prosegue la lunga catena di scandali a favore dell'Inter:niente prova tv per il Re degli antisportivi in campo (insieme a Pavel Nedved), Zlatan Ibrahimovic, che dopo un calcione nel sedere al viola Donadel, la fà franca ancora una volta! L'attaccante svedese, durante Inter-Fiorentina di domenica (mancavano cinque minuti al termine), ha scalciato da terra davanti alle panchine il viola Donadel, senza che l'arbitro Morganti, gli assistenti Copelli e Stagnoli o il quarto uomo Brighi si accorgessero di nulla. Le immagini del colpo dell'attaccante nerazzurro hanno fatto il giro delle tv, ma rischiano di rimanere nel cassetto e di non essere utilizzate da Tosel stamattina. Perché? Due le possibilità: o la quaterna arbitrale ha visto tutto e non ha ritenuto Ibrahimovic da sanzionare, oppure l'episodio è sfuggito al procuratore federale Palazzi. Sta di fatto che siamo davvero al colmo: fra due settimane a San Siro per Inter-Roma, Totti rischia di non esserci e Ibrahimovic sì.
MANCANO cinque minuti al termine di Inter-Fiorentina, i nerazzurri già vincono 3-1. C'è un contatto a metà campo, davanti alle panchine, fra Ibrahimovic e Donadel: lo svedese cade a terra e scalcia il centrocampista viola. Nessuno se ne accorge, nemmeno il quarto uomo Brighi che è a due passi. Ennesima vergogna di questo campionato "pulito": la prova tv non arriverà!