C'è solo l'A.S.Roma!

Totti, un turno o sarà battaglia!


C'è ovviamente grande attesa per le sanzioni disciplinari che il nuovo giudice sportivo della Lega Calcio, l'ex membro della Cassazione Gianpaolo Tosel, assumerà oggi riguardo l'espulsione di Francesco Totti nei minuti finali di Livorno-Roma. I dirigenti giallorossi contano di conoscere le decisioni già nella tarda mattinata di oggi, con le successive strategie societarie già predisposte, a seconda della sanzione. A Trigoria c'è ottimismo, per la dinamica dei fatti ci si attende una sola giornata di stop, magari con ammenda per l'aggravante di essere il capitano. Diversamente, partirebbero con la massima urgenza i ricorsi alla Commissione Disciplinare in massima parte già discussi con i vertici della società e in qualche modo già pianificati. Appare chiaro, dunque, che esistono due diversi piani sui quali la società si sta rapportando in questa vicenda: c'è la facciata ufficiale, di grande responsabilità e di massimo rispetto per le autorità, da cui derivano i pubblici richiami a Totti di Spalletti domenica e di Rosella Sensi ieri, e ce n'è un'altra di diverso senso, più pratico, che fonda lo stesso nel rispetto per le istituzioni sportive, ma che poi rivolge la sua attenzione anche alla difesa dei propri tesserati nella convinzione che eventuali sanzioni persecutorie siano sproporzionate in rapporto alle colpe. E in questo contesto, non è affatto da escludere che la Roma abbia già fatto sapere agli interlocutori più idonei che non saranno tollerate ulteriori ingiustizie: come quella di saltare Inter-Roma del 4 febbraio, prevista subito dopo la gara casalinga col Siena.A quanto si sussurrava ieri in ambienti arbitrali, nel referto che l'arbitro Ayroldi ha consegnato si sostiene che l'espulsione sia avvenuta per il fallo di reazione di Totti, non certo per la resistenza fatta dopo i richiami ad avvicinarsi al direttore di gara che doveva notificare il suo provvedimento. Questo implicherebbe quasi automaticamente l'applicazione di una sanzione minima di due giornate, senza contare il contenuto del dialogo tra Totti e l'assistente Nicoletti: qualora in quel dialogo fossero stati ravvisati estremi lesivi della reputazione della terna arbitrale la sanzione potrebbe essere anche più grave. Secondo le immagini televisive e le testimonianze raccolte, Totti avrebbe solo fatto presente all'assistente, domandandoglielo in maniera ironica, se avesse visto qualcosa di diverso rispetto a quanto sanzionato dall'arbitro. In ogni caso, fino alla pubblicazione della sentenza del giudice non si potrà avere alcuna certezza al riguardo.La Roma è in ogni caso pronta ad ogni evenienza. Già ieri sono state messe a punto le strategie di base con apposite riunioni che l'avvocato Antonio Conte ha avuto con l'amministratore delegato Rosella Sensi, la dottoressa Mazzoleni e il ds Pradè e, in un diverso momento, con Vito Scala e Francesco Totti. Solo la minima sanzione sarebbe accettata serenamente (anche perché in caso di una sola giornata di squalifica non sono ammissibili ricorsi), in caso di due o più giornate scatterebbe il ricorso d'urgenza alla Disciplinare: l'avvocato Conte ci lavorerebbe non appena ricevuto il dispositivo della sentenza, per poterlo discutere eventualmente già giovedì di fronte alla Commissione dell'avvocato Stefano Azzali. Incidentalmente, giovedì a Milano ci sarebbe sicuramente anche Francesco Totti, visto che la sera la Roma giocherà contro il Milan la semifinale d'andata di Coppa Italia. Ma anche in caso di convocazione in un giorno diverso, il capitano ha già fatto sapere di volersi difendere anche personalmente. Esistono precedenti confortanti, peraltro. E proprio l'avvocato Conte è stato il protagonista di quello più somigliante al caso in esame. Perché lo schiaffetto con cui Cassano alla prima giornata dell'annus horribilis 2004-2005 reagì contro Chiellini fu sanzionato dall'arbitro Dondarini con l'espulsione e poi dal giudice sportivo con due giornate di squalifica; la Disciplinare confermò il provvedimento, ma la Caf diede ragione all'avvocato Conte, riducendo a una la squalifica. Fondamento dello sconto fu proprio la mancata conseguenza fisica della reazione. In più Totti ha attenuanti evidenti nella provocazione violenta di Galante. Ieri il difensore ha fatto il giro di tutti i mezzi di informazione per dire che non è stato colpito da Totti e che già sul campo aveva detto all'arbitro che il capitano della Roma non meritava il cartellino rosso. Se servirà, Conte presenterà anche la testimonianza del giocatore, oltre al faldone con tutte le immagini televisive e fotografiche già raccolte.