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Basta un gol di Vucinic


Basta un gol di Vucinic alla Roma per tornare alla vittoria, la prima del 2007, e superare all'Olimpico il Siena. Ha avuto ragione Luciano Spalletti alla fine nel volere schierare il montenegrino nel ruolo di vice-Totti (il Capitano era in tribuna, squalificato): Vucinic si è mosso bene ed al 62° del secondo tempo ha realizzato un grande gol con una conclusione di sinistro dall'iinterno dell'area di rigore. su un grande assist di Ciccio Tavano. Grande protagonista della partita anche Alexander Doni, autore di almeno un paio di interventi straordinari e decisivi per il risultato. Da applausi nel secondo tempo una grande parata su una girata di Frick, che ha strappato applausi scroscianti ai pochi (meno di 30.000) spettatori presenti allo stadio Olimpico.  Il Siena ha finito la gara in dieci uomini a causa dell'espulsione di Locatelli per una manata in faccia a Daniele De Rossi. In progresso anche Ciccio Tavano, che ha giocato poco più di mezz'ora ed ha avuto anche la possibilità di segnare il suo primo gol in maglia giallorossa: non c'è riuscito ma l'ex giocatore del Valencia migliora di giorno in giorno. La svolta della gara avviene nello spazio di tre minuti nel secondo tempo. Il Siena sfiora il vantaggio con un'azione stupenda: schiaffo al volo di esterno destro di Frick su cross delizioso del nuovo entrato Locatelli; Doni, strepitoso, alza sopra la traversa. Scampato pericolo per la Roma, che trova immediatamente il vantaggio. Tavano suggerisce da sinistra cercando la profondità per Vucinic, che ruba il tempo a Portanova e col sinistro insacca l'1-0. La gara resta piacevole ed equilibrata. E arrivano altre occasioni gol. La Roma ha maggiori spazi a disposizione, e con De Rossi e un Tavano in crescita sfiora il 2-0. Il forcing generoso dei bianconeri non è fortunato, e culmina soltanto nell'espulsione di Locatelli per un colpo assestato a De Rossi.
Felicissimo, ovviamente, Mirko Vucininc, per il primo gol realizzato con la maglia della Roma. L'attaccante montenegrino a fine partita ha parlato ai microfoni di Sky. "Sono molto contento - le sue parole - voglio ringraziare i miei compagni che mi hanno aiutato, e lo staff medico. Da oggi in poi voglio cercare di mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte. Giocare con una o due punte non cambia niente per me e adesso non farò storie se con il Milan dovrò tornare in panchina, decide il mister. Io cerco solo di allenarmi bene". La dedica Mirko ce l'aveva pronta. "Il gol è per lo staff medico, per la società e per le 2 o 3 persone care che mi sono state vicine in questo periodo. Totti? Da solo vale il 50% della squadra"Al termine della gara, mister Luciano Spalletti si dichiara soddisfatto: "Abbiamo fatto fatica contro una squadra che ha fatto bene, molto solida, che ci ha creato delle difficoltà. Sotto l'aspetto della freschezza fisica non eravamo al massimo. A questi punto dico che i ragazzi sono stati doppiamente bravi perchè vincere una partita di questo genere era difficilissimo. La sostituzione di Mancini? I calciatori si comportano come vogliono, a me è dispiaciuto che non abbia salutato il compagno che entrava - dice Spalletti - anche se poi è venuto da me spiegandomi di non aver evitato la panchina apposta, ma di esser uscito di là per far prima ad uscire dal campo. Per me non c'è nessun caso. Mancini ci ha dato spesso una bella mano, ma io per impostazione tendo a sostituire piuttosto i giocatori davanti, perchè cambiano la partita. Dal punto di vista tattico, preferisco cercare delle sostituzioni in attacco, si ricevono più benefici. Poi ci stà che un giocatore dal quale siamo abituati a ricevere tanto, sbagli una partita, o la giochi male o sottotono. E' normale quando si gioca ogni tre giorni e si fà fatica a recuperare. Noi, tra l'altro, giovedì eravamo rientrati tardissimo da Milano".