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Vucinic: "Nessuna competizione con Totti"


La conferenza stampa di Mirko Vucinic a Trigoria. L'attaccante montenegrino, ieri a segno contro il Siena, ha parlato dell'emozione dopo il gol, della concorrenza con Totti e della sua volontà di convincere la società a confermarlo anche per i prossimi anniFinalmente la liberazione dopo il gol. Quali sensazioni hai provato?"Sono stati mesi difficili per me, ogni volta che mi allenavo sentivo dolore. Poi ho tolto il menisco, sono stato meglio e ho fatto gol. Voglio ringraziare la società, i compagni e lo staff medico".Ci sono stati momenti che hai temuto di non tornare quello di Lecce?"No, non è che uno si dimentica di saper giocare al calcio da un giorno all'altro. Io ho avuto problemi al ginocchio, per questo ringrazio ancora i compagni".Dopo il gol, Mexes ti ha indicato un'altra esultanza..."Le esultanze mi vengono spontanee, non ne ho una particolare".Quanto senti di poter dare alla squadra per le partite contro Milan e Inter?"Io cerco di allenarmi al massimo, poi deciderà il mister".Come convincerai la società a puntare ancora su di te?"Io darò il massimo, poi sarà la società a decidere".Ti trovi meglio esterno o centravanti?"Io punta centrale perché ho giocato più partite in quella posizione. La concorrenza di Totti? Neanche penso ad andare in concorrenza con lui, non ho neanche una T del suo cognome...".Spalletti cosa ti ha detto prima della partita?"Le sue parole, dicendomi di stare tranquillo, mi hanno aiutato molto".Dedichi questo gol a Zeman, il tecnico che ti ha lanciato?"Sicuramente, lui è un ottimo allenatore e spero che il suo momento nero passi al più presto".Cosa pensi dei tifosi?"Già l'ho detto: mi impressionarono la prima volta in un Roma-Lecce del 2001. Spalletti è stato importante per me. Mi diceva "Anche se sbagli, vai avanti"".  La prossima volta avrai altre dediche dopo il gol?"L'importante che si segni, poi avrò tante persone a cui dedicare il gol".Ti sei preso una rivincita dopo tutte le critiche ricevute in passato?Quando non andavo bene dicevano la verità".E' più importante la partita col Milan che lo scontro diretto con l'Inter?"Sono tutte importanti le partite. Noi scendiamo in campo per vincere".Con quale spirito scenderete in campo a San Siro domenica?"Con lo spirito di vincere. Come sempre".Torniamo a quando hai deciso di non operarti..."Mi consigliò il professor Mariani, di cui ho una considerazione infinita, di non operarmi. E io sono stato d'accordo con lui".Il gesto con Mancini dopo il tuo gol? Tu gli hai dato la mano..."No, è stato lui a salutare me e mi ha fatto anche i complimenti".Spalletti ti ha detto qualcosa alla fine del primo tempo?"Mi ha detto che stavo facendo bene. E mi ha aiutato tantissimo".Ci racconti l'emozione dal gol alla corsa sotto la Sud?"Non ci riesco. Urlavo come un matto e sono andato verso i tifosi".La tua impressione sull'episodio Locatelli-De Rossi?"Ogni manata fa male. Lui avvertiva dolore, poi non è uno che simula".Voi che lo vedete tutti i giorni, è sereno Mancini?"Sì, perché no?. Lui è un giocatore importante per la Roma".Forse in campo Mancini sentiva troppo l'assenza di Totti?"Ma non solo lui, tutti la sentivano".Per te il campionato è finito?"Le follie a volte accadono, vediamo...".Quanti gol vorresti segnare in questa stagione?"Non ho mai fissato un obiettivo, io voglio solo allenarmi e non fermarmi per infortunio".Quando hai visto Tavano scaldarsi, pensavi di uscire?"Sì, pensavo di uscire".Ora sarai multato per esserti tolto la maglia?"Sì, ma non c'è problema. Di questo tipo ne pago altre dieci, basta che segno...".Ti senti in competizione con Tavano?"No, non mi sento in competizione con nessuno. Io mi allenerò al meglio, poi deciderà la società".Come ti senti ora? Al top?"Ci vuole tempo ancora per arrivare al 100%, non sto al top".Hai visto punti deboli dell'Inter ieri?"Non si può dire. L'Inter è stata avvantaggiati giocando con un uomo in più".