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Spalletti: "Non siamo favoriti"


Alcuni passi della conferenza stampa a Trigoria di Luciano Spalletti. Il tecnico ha parlato alla vigilia della partita Roma-Milan, ritorno delle semifinali di Coppa Italia, in programma domani sera allo stadio Olimpico a partire dalle 21.15.COPPA ITALIA - Io voglio vincere tutto. Quando si fa una professione come quella dell'allenatore, si vuole arrivare sempre primi. Però bisogna fare un passetto alla volta, altrimenti si passa per presuntuosi. Noi alla Coppa Italia ci teniamo, vogliamo fare bella figura, anche se la partita sarà difficilissima. Non c'è una squadra in vantaggio, anche se in teoria è così. Un'eliminazione sarebbe un fallimento? La Roma sta facendo molto bene, anche se non vince la Coppa Italia. I prossimi due sono impegni fondamentali. Gioca Curci? Sì, non vedo perché non dovrebbe essere così.TAVANO e MANCINI - Possono partire alla pari, anche se Ciccio deve completare il suo rientro perché la forma non è al massimo. Tavano può avere le caratteristiche del brasiliano? Non lo so. Mancini ha fatto benissimo fino ad ora. Noi li abbiamo entrambi in rosa, non esiste un discorso di alternare l'uno o l'altro. Le sostituzioni? Le continuo a fare. CAMPIONATO - La Snai, pagando le scommesse in anticipo sul campionato, ha fatto solo un discorso commerciale. E nel frattempo si è fatta una bella pubblicità.PIZARRO - E' un calciatore importante, lo ha fatto vedere anche in questo periodo. Di calciatori forti ce ne sono e non so prevedere cosa succederà. Lui si trova bene a Roma e la squadra si trova bene con lui.MILAN - Con o senza Ronaldo non fa differenza. Loro hanno grandi giocatori e fanno un grande calcio. Kakà? Ritrovare un altro fortissimo come lui non è facile, ma ne hanno di elementi di valore che possono metterci in difficoltà. Ancelotti? Un grande, tenterò di guardarlo.L'ORARIO CONDIZIONA IN VISTA DELL'INTER - C'è un giorno di più e non dobbiamo fare un viaggio di ritorno, per cui si possono scegliere giocatori con tutta tranquillità. Una vittoria domenica potrebbe essere un segnale importante, più di quanto si possa pensare. PALLONE D'ORO - Se Ibrahimovic è da Pallone d'Oro, come giusto perché sta facendo bene, Totti può contenderglielo.