C'è solo l'A.S.Roma!

E ora fateci tornare allo stadio con i bambini!


Quando ancora non si sapeva come sarebbe andata a finire, si era già capito come sarebbe andata a finire quando, per i fatti di Catania e la conseguente sospensione del Campionato, i Monopoli di Stato si sono costituiti parte civile contro ignoti. Se da una parte infatti le istituzioni si trovavano nella necessità di rispondere con fermezza all’omicidio di un ispettore di Polizia, dall’altra erano costrette a valutare con preoccupazione le perdite indotte alla macchina del fisco dalla mancanza del campionato e del relativo giro di scommesse. Bastava quindi andare per induzione.Secondo voi, nel nostro amato paese, dovendo scegliere tra il cordoglio e il quattrino, come ci si orienta? Bravi! La seconda che avete detto! L’intuizione era poi confermata dall’uscita folle del presidente Matarrese (la p rigorosamente minuscola) che con il controllo del cervello disinserito aveva detto esattamente quello che pensava il mondo del business pallonaro: “Show must go on” e sentite condoglianze alla famiglia.Personalmente, anche se allo stadio ho visto più volte le Forze dell'Ordine darle di santa ragione senza ragione alcuna, pur non credendo che l’addestramento delle forze dell’ordine stesse avvenga attraverso i proverbi cinesi (se torni a casa picchia tua moglie ecc. ecc.), ho provato una pietà immensa davanti alle immagini di quel ragazzino con le mostrine del padre cucite sul cappotto e un grande struggimento per le parole della sorella adolescente. Raciti non poteva essere considerato, checché ne dica Matarrese, alla stregua di un semplice danno collaterale.Adesso appare sui giornali la notizia che sia stato colpito selvaggiamente con un tavolo o con un lavabo, e non per un bombone o per un lacrimogeno e forse il suo aver convissuto con quel dolore atroce per mezz'ora continuando a fare il suo dovere, lo rende ancora più eroe. Anche se per la famiglia questa è una ben misera e dolorosa consolazione, non c’è infatti nulla che possa restituire un padre e un marito, la speranza è che l’omicidio dell’ispettore Raciti rappresenti uno spartiacque reale.Il rovescio di calciopoli è stato coperto immediatamente dal perdonismo e dal trionfo tedesco, e il calcio non è riuscito minimamente a cambiare. Speriamo che questa volta vada un po’ meglio anche se le uscite di una sua componente importante, come la Lega Calcio, non lo farebbero sperare.Anche se con gravità incomparabili, le dichiarazioni di Matarresse di ieri fanno il paio con gli attacchi a Borelli e Pancalli nel post scandalo, mostrando come non solo non si voglia di cambiare, ma come non si neanche voglia di capire lo schifo e il disamore che molti tifosi provano.Alcune misure che il governo ha assunto vanno nella direzione del superamento di una situazione scandalosa di mancato rispetto e deliberata elusione della normativa vigente in fatto di sicurezza negli stadi, altre invece rappresentano una fortissima negazione di diritti individuali, ma sapremo solo tra un po’ se saranno servite a qualcosa.La palla ora sta di nuovo nel nostro terreno e in quello delle società di calcio. Ci attende un lungo e faticoso cammino che speriamo ci porterà all’approdo di una situazione più tranquilla e distesa, al ritornare allo stadio con le nostre famiglie e i nostri bimbi, e speriamo di poter tornare a gustraci allo stadio quello spettacolo che più amiamo senza costrizioni e patemi. Ci costerà molto. Lo dobbiamo però a tutti quelli, e non si tratta purtroppo solo del povero Raciti, che c’hanno rimesso la pelle (e chi come me ha conosciuto Antonio De Falchi ne sà qualcosa) in tutti questi anni senza né colpa né peccato.