C'è solo l'A.S.Roma!

Sbranati! A la maison!


Dopo settimane di polemiche e chiacchere arriva finalmente la resa dei conti. Ed è un'impresa da raccontare ai nipotini. Una notte che rimarrà per sempre impressa nei ricordi dei giocatori e dei tifosi giallorossi, di quelli che c'erano e, sicuramente, anche di chi non è potuto esserci. Alla Gerland una Roma immensa addomestica in poco meno di un tempo un Lione vergognoso ed indecentemente antisportivo, oltre che palesemente in imbarazzo di fronte all'immensa forza dei giallorossi. Totti, trascinatore più che mai, sblocca il risultato al 22' con un perfetto colpo di testa su assist di Tonetto. Mancini prima dell'intervallo fissa il risultato sul 2-0 finale, con una rete da antologia. Nella ripresa la Roma si chiude a riccio e il Lione impazzisce. Inguardibili i falli di Cris, Tiago e le gomitate di un bastardissimo Fred. Vergognoso l'arbiytro spagnolo Mejuto Gonzales, che annulla un gol REGOLARISSIMO a De Rossi dopo soli 7 minuti, ferma Perrotta in fuorigioco inesistente davanti a Coupet e non vede un rigore sempre su SuperSimo; inoltre lo spagnolo fà finta sempre di non vedere sui vergognosi falli di Fred e Cris, che meriterebbe di essere abbattuti sul campo!
In campo Spalletti si affida al “suo” modulo con Perrotta, Taddei e Mancini alle spalle dell'unica punta Totti. Panucci, colpito dall'influenza, è sostituito da Cassetti. Parte senza paura la Roma cercando di imporre il suo gioco; è del  Lione però la prima occasione  con un affondo centrale di Juninho. L'ottima partenza della Roma è  premiata dal vantaggio, annullato vergognosamente dall'arbitro Mejuto Gonzales che vede una spinta di Totti su Abidal; il Capitano giallorosso aveva servito De Rossi che di testa aveva insaccato.
Il Lione reagisce, cercando di pressare sin dall'inizio dell'azione Chivu, ma si fa vedere dalle parti di Doni solo con calci da fermo battuti  magistralmente da Juninho. La Roma, che già in occasione del  gol annullato ha dato l'impressione di poter colpire,  lo fa infatti al 22° minuto con Totti che mette in rete di testa su uno splendido cross di Tonetto lanciato magistralmente da Chivu, 1-0 e partita in discesa per i giallorossi. La reazione francese  è affidata a Malouda, che mette in difficoltà spesso Cassetti; su una di queste discese concluse con un cross dalla sinistra, Fred non arriva di poco.
I giallorossi, perfetti in difesa dove spicca un grande Chivu e poco intimoriti dalle discese francesi, raddoppiano con una azione da manuale del calcio sfruttando le micidiali ripartenze: un Totti in serata mondiale serve Mancini che, parte dalla sinistra, supera con un doppio passo alla “Ronaldinho” Revelliere ed insacca  con un terrificante sinistro, 2-0 e prima frazione di gioco che termina con una grande prova degli uomini di Spalletti, che impressionano per personalità ed organizzazione di gioco. 
Nella ripresa Houllier, nel tentativo disperato di recuperare l'incontro, inserisce Kallstrom e Wiltord per Diarra e lo spento Govou; e son proprio i due neo-entrati che vanno vicini al gol che riaprirebbe l'incontro, ma vengono stoppati da un Doni strepitoso che anticipa in uscita il francese e respinge in tuffo un sinistro ravvicinato dello svedese. Poco prima sempre il portiere brasiliano aveva neutralizzato un gran destro di Juninho. Le occasioni per i francesi si concentrano però solo nei primi 10 minuti della ripresa; per il resto infatti Totti e compagni riescono a gestire bene il vantaggio, anche se le conclusioni a rete latitano(ma il doppio vantaggio lo permette).Al  70° minuto l'allenatore transalpino decide di rischiare il tutto per tutto inserendo il gioiellino Benzema, che si fa vedere subito con un diagonale che finisce fuori di poco.  Il nervosismo francese per il risultato viene enfatizzato dal lurido Fred, che magistralmente francobollato da Chivu e Mexes per tutta la partita, rifila una brutta gomitata al rumeno, che né l'arbitro né l'assistente vedono.E' l'ultima segnalazione degna di nota dell'incontro che termina così 2-0 per la Roma, che approda meritatamente ai quarti di finale dopo 23 anni  al termine di una partita disputata in maniera superba; Spalletti ha saputo caricare a dovere i suoi, che hanno mostrato finalmente personalità, sagacia tattica e soprattutto comportamentale, doti che negli anni son quasi sempre mancate ai giallorossi.
Splendide le prove di Totti e Mancini in avanti e del duo centrale Chivu-Mexes. Quello di oggi, allenato da Spalletti, è un gruppo maturo, che vince divertendo ed è meno fragile dal punto di vista emotivo. L'approccio è quello della partita d'andata: duro (Chivu segue Fred ovunque) e concentrato (Mexes non rischia mai negli ultimi venti metri). In queste condizioni anche un torto arbitrale, come il gol annullato ingiustamente a De Rossi, si supera senza contraccolpi. Non è bastato infatti ai francesi il patetico teatrino inscenato dopo la gara dell'Olimpico, con le accuse di razzismo rivolte a De Rossi. A qualificazione ormai persa, i galletti si sono lasciati andare ad episodi da censurare (con la colpevole collaborazione della vergognosa direzione di gara di Mejuto Gonzales che tanta sà di un petit cadeaux a Monsieur Platini!). Vergognose le gomitate di Fred a Chivu e Mexes e i fallacci di Tiago e Cris.Insomma il Lione, che alla vigilia aveva parlato di fallimento in caso di mancata qualificazione, conosce il sapore amaro della sconfitta. I lupi giallorossi invece si godono il trionfo cullati dall'abbraccio dei loro tifosi, sotto lo spicchio riservato ai tifosi ospiti dello Stade Gerland. Questa Roma sogna e fa sognare e, come ribadito anche dalla Sensi a fine gara, i quarti di finale sono un premio al merito e al lavoro, ma non devono essere considerati un traguardo finale. Questa Roma ha l'obbligo e il dovere di continuare a crederci.Dopo la finale del Mondiale dello scorso luglio, un altro calcio nel culo è servito ai francesi, che vincono solo nei fumetti di Asterix!A LA MAISON!!!!!!!