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Roma sempre più sprecona: altro pari


Ancora due punti buttati, in un campionato che non può e non deve prendere una piega pericolosa in chiave secondo posto. Ieri sera, una Roma non abbastanza cattiva impatta all'Olimpico 1-1 contro il Milan, che in sostanza è stato in campo per soli 15 minuti, i primi della ripresa. I giallorossi quindi si mangiano le mani al termine di una gara a tratti dominata e soprattutto subito incanalata sul binario giusto dal gol in avvio di Philippe Mexes. Se continuiremo a buttare punti al vento come ieri sera, non sarà facile salvaguardare il secondo posto senza patemi, visto lo stato di forma della Formellese che è al terzo posto. Che i tecnici abbiano la testa già la testa agli impegni contro Manchester e Bayern lo si capisce dalle formazioni iniziali. Se la Roma tiene in panchina Perrotta, Ancelotti risparmia il campo addirittura a Oddo, Maldini, Gattuso e Gilardino e si affida a un possibile exploit di Ronaldo. Come detto, la partita comincia nel migliore dei modi per i padroni di casa. Calcio d'angolo di Totti che pesca al limite dell'area Mexes che ha tutto il tempo di caricare e sparare un bolide alle spalle di Dida. E' il 4° minuto, sembrerebbe cominciata una splendida serata per la squadra di Spalletti.E invece no. I giallorossi non riescono mai ad essere veramente cattivi sottoporta e quando ci arrivano trovano un Dida attento sulla propria strada. Il Milan soffre la formula Roma, quella che non dà punti di riferimento, ma tiene botta per tutto il primo tempo e con qualche difficoltà arriva al riposo limitando i danni.Nella ripresa Ancelotti inserisce Gilardino al posto di uno spaesato Oliveira. Mossa azzeccatissima perché con Gilardino il Milan trova quella profondità che gli consente di dare fastidio alla difesa della Roma. E dopo circa un quarto d'ora a ritmi un po’ più alti, i rossoneri trovano il gran gol proprio con Gilardino, che si avvita perfettamente su punizione (inesistente...) battuta da Pirlo dal lato corto dell'area.Il Milan finisce lì, e la Roma ricomincia a macinare gioco, con Totti, Mancini e Taddei, poco aiutati da Wilhelmsson autore di una prova opaca, ma senza trovare mai il gol. Anzi, l'occasione più clamorosa capita ancora a Gilardino, che al termine di un contropiede in superiorità numerica, dopo che Kakà lo aveva messo solo davanti a Doni, con la porta spalancata angola troppo lambendo il palo.Finale con la Roma con la palla costantemente fra i piedi e il Milan a tentare di pungere. Spalletti prova a pescare il jolly con Vucinic al posto di Totti. Ma è troppo tardi: l'inerzia della gara porta dritti dritti verso il pareggio. Lo capiscono anche i ventidue in campo, che negli ultimi minuti non affondano il colpo chiudendo con qualche velleitario lancione ma procedendo sostanzialmente al piccolo trotto. Finisce 1-1, ora sotto con la Champions. Ma attenzione, perchè contro il Manchester bisognerà galoppare!
Al termine della gara, Luciano Spalletti vede il bicchiere della Roma mezzo pieno e non ha rimpianti per il pareggio col Milan. "I ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare, sviluppando buone trame in velocità ed evidenziando di essere in buona condizione. La partita è finita in parità e si prende un punto ciascuno", sintetizza il tecnico della Roma. Ma non c'è il rischio di aver speso troppo in vista della partita col Manchester? "No, deve essere così. Mi fa piacere che i ragazzi abbiano evidenziato di essere in una condizione ottimale. Ora ci sarà da gestire questi tre giorni in maniera intelligente ma la stimolo che ci accompagnerà sino a mercoledì non creerà sicuramente dubbi sull'intelligenza dei ragazzi. Poi ci sarà da fare un'ottima gara, come abbiamo fatto stasera". Errori sul gol di Gilardino? "No, lì è tutta una questione di dare un aiuto a quelli a zona e scappare il più possibile dal portiere. È stato comunque molto bravo Gilardino, ha dimostrato quali sono le sue qualità davanti alla porta su queste palle tagliate". Le sue qualità le ha dimostrate anche Mexes. "Se ne è accorta anche la Nazionale francese che l'ha convocato. Lui è un talento e io me lo tengo stretto, ha fatto vedere le sue qualità oltre che di calciatore anche di ragazzo".