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Legea VS Kappa: la sfida continua!


Prima Legea, poi Kappa. Ora Legea. Chi disegnerà le nuove divise della Roma? Per conoscere la risposta bisognerà aspettare ancora pochi giorni. I tempi cominciano a stringere, visto che queste benedette nuove maglie dovrebbero venire presentate il 27 luglio, durante la festa per gli 80 anni della società. Nelle ultime 24 ore Legea, che non ha alcuna intenzione di rinunciare alla Roma, si è rifatta sotto. Rialzando la posta: 500mila euro in più l'anno. Rispetto, attenzione, ai 7 milioni (l'accordo sarebbe di un anno, più un'opzione per il secondo, più un'altra sul terzo) che l'azienda di Pompei già voleva garantire a Villa Pacelli. Tanti soldi, che nell'ultimo mese - da quando è subentrata nella trattativa Kappa - non sono bastati a chiudere un affare che veniva discusso da gennaio. Perché? I motivi sono diversi. Per il feeling, storico, tra Roma e Kappa, ma soprattutto per la richiesta di Legea (secondo quanto sosterrebbero a Trigoria) di vendere il merchandising As Roma in esclusiva nei suoi mille punti vendita italiani (un punto su cui si era anche arrivati a un accordo, con Legea che avrebbe venduto il materiale giallorosso ovunque, tranne che nella Capitale, per non danneggiare i Roma Store). Fatto sta, comunque, che con i suoi 4 milioni cash (ma 6 con il giro di affari stimato, attraverso sconti da praticare ai Roma Store) l'offerta di Kappa sorpassa quella dell'azienda campana. Dopo avere appreso dai giornali dell'esistenza di un'intesa con i torinesi, Legea va su tutte le furie, chiedendo e ottenendo spiegazioni da Villa Pacelli. Sostenendo di aver firmato con la Roma un contratto lo scorso 11 aprile, all'indomani di Manchester-Roma. Circostanza smentita con forza dal club: «Ma quale intesa, abbiamo fatto solo uno scambio di draft , di bozze di contratto». Mentre il dialogo tra Pompei e Roma viene lentamente riavviato, nella Capitale giungono le parole di Mr. Kappa. Intervistato da un settimanale on line, il suo direttore della comunicazione, Maurizio Vitale, ammette che le nuove maglie sarebbero state prodotte, in caso di intesa, «nel pieno rispetto della tradizione romanista». Ma ora Legea rilancia.