C'è solo l'A.S.Roma!

E' guerra tra la Roma e i Becali


«Quest’anno puntiamo a vincere lo scudetto con la Roma, è il terzo anno di Spalletti e la squadra è più forte». Detta da uno qualunque dei giocatori o dei dirigenti giallorossi, una frase del genere avrebbe infiammato la piazza. Ma se a parlare è Joan Becali, allora il sapore è del tutto diverso e le dichiarazioni vanno interpretate. Quella del più grande dei fratelli Becali, l’altro è Victor, è chiaramente una provocazione, un paradosso, un avvertimento alla Roma. «Noi non abbiamo nessuna intenzione di andare a trattare con il Real e con il Barcellona, aspettiamo il fax della società per il ritiro». Da Palma di Maiorca il procuratore romeno, su cui negli ultimi giorni si è detto (a ragione) di tutto e di più, racconta la sua (discutibile) verità sulla questione Chivu. Invece di difendersi, attacca. E punta al berasaglio grosso, cioè la Roma, intesa come società. «Non c’è niente di nuovo. Io e mio fratello siamo in vacanza a Palma di Maiorca e non abbiamo in programma nessun appuntamento».Nemmeno con la Roma?«Dalla Roma aspettiamo ancora il fax per la convocazione di Cristian, che adesso si trova in Romania, per il ritiro a Trigoria del 16 luglio».Dopo quello che sta succedendo, Chivu con la maglia giallorossa il prossimo anno è uno scenario difficile da immaginare.«Perché mai? La Roma è una squadra che può vincere lo scudetto è il terzo anno consecutivo con Spalletti....E’ una squadra forte, che può arrivare davanti all’Inter». Poi Becali và giù duro nei confronti della Roma: «Un anno fa ci avevano detto che Chivu era importante come Mexes. L'offerta che ci hanno fatto non rispecchia queste parole, è ridicola. Chivu prenderebbe il doppio in qualsiasi società d'Europa di un certo livello. Al momento giusto farò sapere le cifre anche ai tifosi. Chivu vuole restare alla Roma, ma se la Roma vuole cederlo per far cassa, è bene che si prenda le sue responsabilità».