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Bruno Conti: "Non siamo inferiori a nessuno"


«Abbiamo colmato il divario con Milan e Interce la giocheremo in campionato e in ChampionsSpalletti è soddisfatto, ma non è certo finita qui»«Non ci serve una punta, Vucinic sarà la sorpresa del campionato. Non ho rimpianti per Chivu, è stato condizionato dai suoi procuratori»«De Rossi e Aquilani rinnoveranno il contratto. Come Mexes, che poteva avere tutto quello che voleva, ma ha rinunciato a tante offerte»«Lo scudetto? Dobbiamo provarci. Abbiamo a disposizione un buon gruppo, Spallettti è soddisfatto e sarebbe inutile nascondersi». Parola di Bruno Conti, il Marazico. Il direttore tecnico giallorosso è intervenuto ieri pomeriggio ai microfoni di Radio Radio, facendo un punto sulla situazione e sugli obiettivi della Roma nella stagione che è appena cominciata. Ma non solo, perché si è parlato anche di mercato «Modesto e Cicinho non sono ancora giocatori della Roma, per cui adesso ci godiamo quello che abbiamo», dei rinnovi di alcuni giocatori in scadenza di contratto «non credo che ci saranno problemi per i rinnovi di Ferrari e Tonetto» e di un calcio, il suo, che non c'è più «prima c'era molto più attaccamento alla maglia, oggi è diventato tutto difficile anche a livello giovanile. C'è troppa esasperazione: i procuratori, i genitori, i grandi interessi che orbitano attorno a questo mondo».LA SFIDA ALL'INTER «Non voglio fare confronti. Li lascio fare agli altri. Posso dire, però, che in questi due anni abbiamo cercato di fare un grande lavoro. Abbiamo cercato di mantenere i giocatori più importanti, abbiamo rinnovato dei contratti e dovremo rinnovarne altri come quello di De Rossi e Aquilani. Abbiamo fatto degli acquisti importanti cercando di completare la rosa visti i tanti impegni che avremo. In questa prima parte di preparazione abbiamo visto giocatori motivati, con la voglia giusta; giocatori che sono entrati subito negli schemi di Spalletti. Siamo abbastanza ottimisti, dunque, se continueremo a portare avanti il lavoro fatto sin qui penso che potremo fare buone cose».LA SUPERCOPPA «Già il 19 in Supercoppa con l'Inter saremo chiamati ad una prova importante e da lì inizieremo a valutare le nostre potenzialità. Abbiamo un buon gruppo, possiamo toglierci altre soddisfazioni. Questo è un anno nuovo e dobbiamo partire con il piede giusto: sarà una partita importante e abbiamo tanta voglia di fare bene».SCUDETTO O CHAMPIONS? «Sono due competizioni importantissime. Abbiamo cercato di completare la rosa in tutti i ruoli, anche se manca ancora qualcosa. Abbiamo la possibilità di lottare per entrambe le manifestazioni, basta solo essere più cinici in certi momenti. Il nostro è un campionato molto difficile ed equilibrato. Spalletti è già contento di quello che ha ora a disposizione, sono due anni che porta avanti questo progetto e ci sta dando grandi soddisfazioni. E' inutile dire "No, non ci proviamo". Abbiamo a disposizione un buon gruppo, perché non provarci? Penso che ci siamo anche noi, lo abbiamo dimostrato lo scorso anno. Il paragone con le milanesi non è facile, perché hanno fatto un grande campagna acquisti e hanno delle rose molto importanti. La Roma non è da meno, e dirà la sua».IL MERCATO «Abbiamo ancora tempo sino alla chiusura del 31 agosto per valutare alcune situazioni, però sul mercato ci siamo. Valuteremo con Spalletti se e cosa dovremo andare a completare. Modesto e Cicinho non sono ancora giocatori della Roma, per cui adesso ci godiamo quello che abbiamo. Se capiteranno delle situazioni importanti e il mister le avallerà, le andremo a valutare. Ancora non c'è niente né per Cicinho e né per Modesto. Szetela (l'americano con passaporto polacco accostato alla Roma n.d.r.)? Sono tante le voci che leggiamo sui giornali, a noi piace fare i nomi solo quando c'è l'ufficialità di un acquisto. Se ci sono giocatori importanti, è chiaro, non ci facciamo scappare nulla. Grazie al lavoro dei nostri osservatori, valutiamo cosa offre il mercato».I RINNOVI «Sono convinto che Ferrari e Tonetto rinnoveranno, sono giocatori che ci hanno dimostrato il loro valore. Sono contento per Matteo (Ferrari ndr) che dopo quello che aveva vissuto il primo anno è riuscito a riscattarsi. Anche Tonetto è una grande realtà della Roma. Sono giocatori importanti, per cui cercheremo di prolungare i loro contratti e tenerli nella Roma. Aquilani? So bene qual è il suo pensiero. In passato quando abbiamo rinnovato il suo rapporto con la Roma, il papà è stato orgoglioso e contento che Alberto avesse fatto questa scelta. Lo scorso anno ha avuto dei problemi fisici, quest'anno è partito bene. Ha grande voglia di dimostrare le sue qualità. Il pensiero di Alberto è soltanto quello di rimanere alla Roma».CHIVU «Cristian è un grande professionista, oltre che un grande calciatore. E' stata una situazione iniziata molto tempo prima, lui stesso ha detto di essersi sentito condizionato dai suoi procuratori a cui è molto legato. Non poteva dire di no a quell'offerta e si è trovato in grande difficoltà anche lui. Ha fatto questa scelta, gli faccio il mio in bocca al lupo e l'importante è che contro la Roma non giochi ai livelli con cui ha giocato in questi anni con noi…»LA ROMA DEI ROMANI «Totti, De Rossi e Aquilani sono ragazzi dotati di grande professionalità. Non dimentichiamoci anche gli altri però, come ad esempio Mexes che ha firmato il rinnovo, nonostante le numerose offerte che gli sono giunte. Significa che qui ha trovato un ambiente sano, dove ci sono dei programmi importanti».VUCINIC «Non stiamo cercando un attaccante. Avete visto quello che sta facendo Totti? Ha grande voglia di giocare in avanti e quest'anno è stato il capocannoniere della serie A. Penso che la sorpresa, piuttosto, sarà Vucinic: lo scorso anno è arrivato con dei problemi fisici, quest'anno sta lavorando alla grande e dimostrerà di essere anche lui un grande giocatore»ROMANTICO «Quando giocavo io era un calcio totalmente diverso, c'era un rapporto più diretto. Può sembrare patetico oggi, ma in passato arrivare a certi livelli era davvero sinonimo di tanti sacrifici. C'era molto più attaccamento alla maglia, oggi è diventato tutto difficile anche a livello giovanile. C'è troppa esasperazione: i procuratori, i genitori, i grandi interessi che orbitano attorno a questo mondo. Da giovane partivo da Nettuno con il treno, prendevo a Roma la metropolitana e dalla Magliana al Tre Fontane andavo ad allenarmi a piedi. Cerchiamo di inculcare oggi certi valori, ma è sempre più difficile».